Dopo settant’anni ininterrotti di attività, il Goethe institut di #Torino terminerà le proprie attività il 31 gennaio del prossimo anno. Per capire meglio la situazione e valutare la possibilità di un intervento per impedirne la chiusura, la presidente Lorenza Patriarca ha invitato la direttrice del Goethe, Roberta Canu, a raccontare nel dettaglio la situazione, durante la seduta di questa mattina della Quinta commissione. Canu ha brevemente ricordato come la notizia risalga agli ultimi giorni di settembre quando è arrivata la comunicazione ufficiale della chiusura da parte del Consiglio direttivo dell’istituto. Una decisione che coinvolge altre sedi nel mondo e deriva da una nuova visione e una profonda trasformazione della rete internazionale (159 sedi in 98 Paesi) dell’istituto di cultura ufficiale della Repubblica Federale di Germania incaricato, dal Ministero degli esteri, di promuovere la lingua e la #cultura tedesca nel mondo. Una nuova visione che prevede tagli importanti realizzati attraverso la chiusura, il ridimensionamento o la ristrutturazione di un numero considerevole di istituti nel mondo, a causa della riduzione dei fondi messi a disposizione dal Ministero degli esteri. Una chiusura che non piace ai consiglieri, orientati a produrre un documento che possa in qualche modo contribuire a salvaguardare l’insieme di competenze che l’istituto rappresenta per la nostra città. Fra le ipotesi, anche quella di una lettera comune d’intenti da proporre ai sindaci delle sedi italiane coinvolte nella chiusura, oltre a Torino: Genova, Trieste e Napoli.
Marcello Longhin