
Il Consiglio Comunale, questo pomeriggio, ha affrontato alcuni ordini del giorno e mozioni relativi alla questione ucraina e, più in generale, al tema del riarmo e di una difesa comune a livello europeo. Sei gli atti, discussi in dibattito congiunto, proposto da forze di maggioranza e opposizione.
“Per realizzare una piena autonomia strategica europea, è cruciale definire una vera politica estera comune a servizio dell’ideale fondativo di un’Europa progetto di pace. Strumentale ma essenziale a questo obiettivo è la creazione di una vera unione di difesa, superando la mancanza di volontà politica degli Stati membri e tendere all’orizzonte federalista di un vero esercito comune”. E’ quanto afferma l’ordine del giorno approvato dalla Sala Rossa (prima firma Claudio Cerrato) che invita pertanto la Giunta a trasmettere l’atto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ai Ministri competenti e alle Camere del Parlamento e a dare massima diffusione dell’Ordine del Giorno alla cittadinanza e alle associazioni e inoltrarlo al Presidente della Repubblica Italiana, ai Gruppi Parlamentari del Parlamento Europeo, al Presidente della Regione Piemonte, al Presidente e ai Gruppi del Consiglio Regionale del Piemonte, alle Sindache, ai Sindaci e alle/ai Presidenti dei Consigli comunali della Città Metropolitana di Torino.
“All’Unione europea, aggiunge il documento, serve una difesa comune non una corsa al riarmo dei singoli Stati. Il piano ReArmEU, proposto dalla Presidente della Commissione europea Von der Leyen, privilegia il riarmo dei 27 Stati membri e deve essere radicalmente rivisto. Così come è stato presentato non risponde all’esigenza indifferibile di costruire una vera difesa comune che garantisca deterrenza e investimenti condivisi nella sicurezza senza compromettere le priorità sociali, di coesione e sviluppo dell’Unione. Per conseguire una difesa comune, l’Unione Europea deve aumentare significativamente la coerenza tra i suoi strumenti esistenti e futuri, anche a livello di governance, assicurando un efficace controllo democratico e una maggiore condivisione dell’intelligence. Gli investimenti in sicurezza devono affiancarsi, senza sostituirsi, a quelli necessari per l’autonomia strategica in altri settori prioritari, come la coesione sociale e la protezione economica”.
La Sala Rossa ha quindi approvato l’ordine del giorno “Per l’Ucraina, per l’Europa, per Torino” (primo firmatario: Simone Fissolo – Moderati) che esprime l’auspicio che le risorse necessarie per difendere la libertà dell’Europa e le sue democrazie siano individuate in nuovi strumenti finanziari comuni europei, anche tenuto conto del già ingente debito pubblico italiano e della necessità di preservare e rilanciare welfare e diritti sociali..
Il documento ricorda che “l’Unione Europea, ad eccezione dell’Ungheria, è stata al fianco dell’Ucraina fin dall’inizio in quanto l’Ucraina esercita il suo diritto di autodifesa contro la guerra di invasione russa e pertanto continuerà a sostenerla e a sostenere il suo popolo, come scritto nelle dichiarazioni del presidente del Consiglio Europeo, firmate da 26 Stati dell’Unione, tra cui l’Italia”, che “l’Unione Europea, ad eccezione dell’Ungheria, concorda che la pace dovrà rispettare l’indipendenza, la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina” e che “l’Ue, ad eccezione dell’Ungheria, intensificherà il supporto alle riforme dell’Ucraina per la sua adesione all’Unione Europea”.
Il documento approvato dalla Sala Rossa verrà inviato al presidente della Regione Piemonte, al presidente del Consiglio dei Ministri italiano e al presidente della Repubblica italiana.
Consenso del Consiglio Comunale anche sul il documento a firma di Elena Apollonio (Demos) che raccoglie l’appello della Società civile “Basta favori ai mercanti di armi! Fermiamo lo svuotamento della Legge 185/90”, perché l’export di armi prodotte in Italia non si trasformi in un “via libera” preventivo ma sia sempre bilanciato dall’analisi tecnica e informata degli uffici preposti presso la Presidenza del Consiglio, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il Ministero della Difesa. L’atto, tra l’altro, chiede che sia migliorata la trasparenza complessiva sull’export di armi rendendo più completi e leggibili i dati su quantità, valori monetari e Paesi destinatari delle armi autorizzate, gli stati di avanzamento annuali sulle esportazioni, importazioni e transiti di materiali di armamento.
Infine la Sala Rossa, attraverso un atto a prima firma Silvio Viale, ha espresso la solidarietà della Città di Torino al Presidente Mattarella “per gli insulti e le offese ricevute (da esponenti dell’amministrazione Putin) che colpiscono tutti gli italiani e impegna la Giunta a promuovere con la Città Metropolitana di Torino e la Regione Piemonte una manifestazione delle Istituzioni e delle forze politiche, sociali e sindacali per continuare a sostenere l’Ucraina dall’aggressione della Russia nonché a coinvolgere i parlamentari torinesi affinché non cessi il sostegno dell’Italia e dell’Europa alla Resistenza ucraina”.
Sugli stessi temi, il Consiglio Comunale ha respinto tre ordini del giorno proposti da Giuseppe Catizone, Sara Diena e Valentina Sganga.
Federico D’Agostino