Sono cento le famiglie torinesi individuate per sperimentare servizi di mobilità e mezzi di trasporto riuniti in un’unica App. Il progetto dei buoni mobilità – MaaS (Mobility as a service) cofinanziato dal Ministero della Transizione ecologica – è partito nell’ottobre del 2021 e si concluderà a fine settembre.
I primi risultati sono stati presentati oggi pomeriggio in Commissione Viabilità da 5T. È il primo caso in Italia, nato con l’obiettivo di limitare l’uso dell’auto privata in ambito urbano, specie per spostarsi in centro; i cento tester sono stati scelti tra residenti in città che non possiedono auto. Hanno un’età media di 39 anni e grazie a un abbonamento unico dispongono di vari servizi di mobilità sul territorio: trasporto pubblico locale, monopattino, taxi, motorino elettrico, car sharing e car rental.
L’ottantuno per cento degli utenti ha espresso molta soddisfazione per l’iniziativa e valutato l’esperienza con un voto di 4,25 su 5. E’ emersa una predilezione per il trasporto pubblico utilizzata dall’ottantacinque per cento dei soggetti, seguito dal car sharing e dal monopattino. Sorprende il buon interesse per i motorini elettrici. Il meno usato risulta il noleggio auto. Quasi tutti hanno dichiarato una riduzione dei tempi di spostamento di cinque minuti. Il dieci per cento dichiara di risparmiare fino a quindici minuti. I motivi principali per la scelta dei mezzi sono stati il tempo, l’indipendenza e la sostenibilità.
È una possibile strada verso il futuro della mobilità, certo attira l’interesse delle politiche governative e locali: sono 3,3 milioni i finanziamenti statali in arrivo più altri 1,3 stanziati dalla Regione Piemonte per progetti MaaS. Occorre, hanno affermato i tecnici di 5T in Commissione, stabilizzare e rendere definitiva la sperimentazione dei buoni mobilità in favore di tutti i torinesi e, perchè no, dei tanti turisti che visitano la città. L’obiettivo è rendere definitivo il progetto entro la metà del 2023.
(Roberto Tartara)