Il direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, Stefano Suraniti, ha fornito nel corso della riunione della V commissione Istruzione svoltasi ieri i dati dell’universo scolastico torinese e piemontese, fotografati al momento dell’avvio dell’anno scolastico 2022-2023. Alla presidente Lorenza Patriarca e agli altri consiglieri e consigliere, Suraniti ha offerto un quadro minuzioso della situazione, cifre alla mano: nelle scuole di ogni ordine e grado di Torino si contano quasi centomila alunni e alunne (per la precisione 98.641), in calo del 2.1% rispetto all’anno scolastico precedente e suddivisi in 4.642 classi, queste ultime diminuite complessivamente di 11. A conti fatti, pertanto, il numero medio di alunni per classe, sull’insieme della città, è di 20,7 nelle scuole per l’infanzia (272 le sezioni) e di 20,6 nelle primarie, che contano 1.371 classi. Le aule sono leggermente più “affollate” nelle scuole medie (920 classi) e alle superiori (2.079 classi), che registrano rispettivamente una media di 21,5 e 21,6 allievi e allieve. Nelle scuole superiori, rispetto all’anno precedente, sono state formate 27 classi in più, in controtendenza rispetto alle altre tipologia di scuola.
Interessanti anche i dati sulle presenze nelle diverse tipologie di scuole superiori di Torino: i licei fanno la parte del leone con 23.937 iscrizioni, al secondo posto gli istituti tecnici (12.234) e infine gli istituti professionali, con 8.828 iscritti.
A seguire la formazione di questo esercito di centomila zainetti ci sono più di 24mila docenti, più 8.300 di sostegno, e più di 8000 fra amministrativi, tecnici e collaboratori scolastici. I dirigenti scolastici sono circa 550 a livello regionale. Nello scorso anno scolastico si sono avute in tutto il Piemonte, Torino compresa, 2.962 immissioni in ruolo, più 886 di sostegno e 16.648 contratti a tempo determinato.
La leggera contrazione del numero degli alunni rispetto all’anno scolastico 2021-22, circa duemila unità, deve risultare un’opportunità per migliorare ulteriormente il servizio, è stato osservato nel corso dell’incontro, che ha messo particolarmente in rilievo il tema dell’orientamento scolastico. Quest’ultimo, è stato sottolineato, deve dispiegare le proprie attività sin dai primissimi anni di scolarizzazione, per meglio accompagnare quelle che saranno poi le scelte effettuate dai ragazzi e ragazze con le loro famiglie, con una stretta collaborazione interistituzionale. Nel dibattito che ha fatto seguito all’ampia esposizione del direttore, hanno preso la parola i consiglieri e consigliere Caterina Greco, Tiziana Ciampolini, Alice Ravinale, oltre all’assessora Carlotta Salerno, toccando temi come la dispersione scolastica, la salute neuropsichica dei giovani e giovanissimi – con le criticità accentuate dalla pandemia – e le preoccupazioni per eventuali future indicazioni nazionali relative al dimensionamento.
C.R.