I lavoratori Italgas in commissione: “Chiediamo più dialogo e attenzione al personale”

La delegazione dei sindacati confederali che ha partecipato alla riunione della III commissione Lavoro

Una delegazione di sindacalisti Cgil, Cisl e Uil di Italgas è stata oggi ricevuta dalla III commissione Lavoro, presieduta da Pierino Crema, su richiesta del consigliere Pino Iannò. I rappresentanti dei lavoratori dell’importante azienda energetica (gestisce a livello nazionale otto milioni di contatori in attività) hanno segnalato i problemi apertisi con la direzione aziendale, a partire dalla decisione unilaterale di collocare il personale degli uffici direzionali in ferie o smart working obbligatori nei giorni a cavallo tra il 2022 e quest’anno, con motivazioni ufficialmente legate a precauzioni sanitarie a fronte del Covid-19.

Questo in un clima generale improntato alla mancanza di dialogo tra direzione e lavoratori, hanno sostenuto i responsabili sindacali, evidenziando criticità rispetto agli organici insufficienti: a tecnici esperti, hanno esemplificato, viene affidato il compito di guidare i veicoli per la rilevazione delle perdite di gas,  ruolo da riservare ad autisti. Inoltre,  non sarebbe rispettato il rapporto previsto fra addetti e contatori da gestire, essendo anzi più che raddoppiato. Anche i turni di reperibilità sono assegnati in misura eccessiva. Un’azienda a forte partecipazione pubblica (qual è Italgas,  il cui 26% è detenuto da Cassa Depositi e Prestiti) hanno affermato i rappresentanti confederali, dovrebbe avere maggiore attenzione alla qualità del servizio per gli utenti, alle condizioni di lavoro  dei propri dipendenti, alle ricadute occupazionali sul territorio: non ai soli profitti aziendali. Soprattutto, hanno voluto aggiungere, se si tratta – come nel caso di Italgas, della quale Torino fu la culla –  di un’azienda non certamente in crisi, anzi con un utile (in aumento) di circa 430 milioni. Per questo,  i sindacati confederali si sono detti disposti a passare dal presente stato di agitazione alla proclamazione dello sciopero, se da parte dell’azienda non vi saranno aperture  a relazioni industriali più adeguate.

Dopo un breve dibattito che ha visto gli interventi dei consiglieri e consigliere Tosto, Catizone, Viale, Santiangeli, Cioria e Catanzaro, riprendendo una proposta di quest’ultimo il presidente Crema ha annunciato la presentazione in Consiglio comunale di un ordine del giorno, nelle intenzioni ampiamente condiviso.

C.R.