Le organizzazioni sindacali Cgil FP, Cisl – FP, Uil FPL, Csa Cral, Cub e Rsu del settore educativo del Comune di Torino hanno manifestato davanti a Palazzo Civico contro le nuove disposizioni sull’orario che impongono 30 ore alle insegnanti della scuola dell’infanzia.
L’accordo del 2006 con l’Amministrazione comunale prevedeva 26 ore settimanali. Tuttavia, durante l’emergenza pandemica, c’era stata la disponibilità, da parte del personale, di arrivare a 28, ricevendo, sostengono i Sindacati, la promessa di un futuro ritorno alle 26 ore. Promessa che non sarebbe stata mantenuta, con un ulteriore incremento di due ore.
I sindacati sottolineano come le 30 ore non ottimizzino l’organizzazione del lavoro perché continua a persistere la mancanza di un piano organico per tutte le figure professionali di assunzioni sia a tempo determinato sia a tempo indeterminato per la totale copertura dei posti vacanti. Per di più, evidenziano, si tratta di personale prevalentemente femminile, con necessità di conciliare lavoro e famiglia.
Le rivendicazioni sono state successivamente presentate alla Conferenza dei Capigruppo di Palazzo civico.
In particolare, è stato richiesto il ripristino delle ore assegnate alle cooperative che si occupano dell’assistenza educativa, ridotte a gennaio, che l’orario di lavoro delle insegnanti di sostegno sia uguale a quello svolto dal restante personale, l’assegnazione di tre unità sovraorganico a sostegno di compresenza e della copertura di assenze brevi e di considerare il tempo di assistenza e vigilanza per la mensa valido per il completamento dell’orario di lavoro.
La presidente del Consiglio Comunale, Maria Grazia Grippo, ha invitato le organizzazioni a fornire ulteriori dati affinché ogni gruppo consiliare possa svolgere i propri approfondimenti.
Federico D’Agostino