“Siate orgogliosi, è un lavoro bellissimo ma ogni tanto occorre lanciare il cuore oltre l’ostacolo. Imparerete a superare i momenti difficili”. Con queste parole rivolte agli allievi carabinieri che stanno frequentando il 143° corso alla caserma “Cernaia”, il colonnello Giovanni Spirito, 56 anni, si è congedato, dopo quattro anni alla guida Scuola. La cerimonia di passaggio della bandiera d’Istituto al nuovo comandante colonnello Giuseppe Carubia, questa mattina al Pala Gianni Asti, al parco Ruffini. Nel congedarsi, Spirito ha voluto ringraziare tutta la squadra di ufficiali e sottufficiali che, nel formare i nuovi carabinieri, hanno sempre messo al centro l’attenzione per l’allievo.
Dal canto suo, il comandante subentrante, 48 anni, ha sottolineato come abbia potuto constatare l’entusiasmo e l’attenzione verso la Cernaia e, rivolgendosi agli allievi e allieve, ha evidenziato come la formazione sia importante per ogni singolo carabiniere e per l’intera istituzione dell’Arma.
“A voi dedicherò le mie migliori risorse ed energie”, ha promesso, sottolineando come, in una realtà complessa come quella di oggi, il bisogno di sicurezza e della sua percezione sia riferita ad un ambito molto più ampio del passato. “L’esperienza nell’Arma, ha concluso, va vissuta come una missione che richiede dedizione quotidiana e umiltà”.
Molte le Istituzioni cittadine e regionali presenti al passaggio di testimone ai vertici della Scuola. La presidente della Sala Rossa, Maria Grazia Grippo ha partecipato rappresentando il Consiglio Comunale. Con lei, anche il vicepresidente vicario Domenico Garcea mentre l’Amministrazione era presente con l’assessore.
Un posto d’onore alla cerimonia anche per il carabiniere più anziano d’Italia, il maresciallo Renato Quaglia, 106 anni, applaudito e salutato da tutti i vertici dell’Arma presenti.
Federico D’Agostino