17 maggio 2019 Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e transfobia. Esattamente 29 anni da quel 17 maggio 1990, data in cui l’Organizzazione mondiale della sanità pubblicò nella classificazione internazionale delle malattie, che l’omosessualità non rientrava nella lista delle malattie mentali.
Un convegno si è svolto in sala Rossa per celebrare questa ricorrenza. Presenti autorità istituzionali, ricercatori dell’ateneo torinese, filosofi del linguaggio. E proprio nelle parole che molte volte si insidia la discriminazione e il disprezzo verso persone identiche alle altre, molte volte adolescenti. E’ stato sottolineato che spesso gli atti compiuti dagli omosessuali sono contro natura, però si vorrebbe chiedere loro cosa è pro o contro natura. Si deve continuare a lavorare nelle scuole e con le bambine e i bambini, spiegare loro la diversità in ogni senso e verso, fargliela conoscere in modo da non restare vittime di un futuro stereotipato e superficiale che porta all’intolleranza. Bambini che non sono nati omofobi ma lo diventano per il contesto familiare, sociale, culturale. Questa l’importanza di parlare con i più piccoli e nello stesso tempo con genitori e insegnanti. In apertura del seminario la sala Rossa ha osservato un minuto di silenzio per la signora Incoronata (dipendente comunale) che ieri con un gesto etremo ha deciso di togliersi la vita.
Tony De Nardo