Continuano le audizioni in commissione Ambiente per fare il punto sulle attività inerenti la gestione e la #manutenzione del #verde pubblico in città. Questa mattina, insieme all’assessore Francesco Tresso, la responsabile dell’unità operativa che si occupa di #parchi e #giardini, Stefania Camisassa, ha illustrato ai consiglieri l’organizzazione della gestione per la manutenzione dei parchi torinesi. Cominciando con il fornire alcuni dati: le aree verdi pubbliche della città hanno una dimensione complessiva di 18 milioni di metri quadrati, poco più di 21 metri quadrati per ogni abitante. 11 milioni sono le aree verdi ad uso ricreativo, 6 milioni di metri quadrati sono il verde gestito direttamente dal Comune.
Aree verdi che si distinguono principalmente in: giardini di rappresentanza (La Marmora, piazza Solferino, piazza Carlo Alberto, giardino roccioso) che sono gestiti dalle abili mani dei giardinieri del Comune e parchi e giardini storici (il Valentino, parco Rignon, parco della Tesoriera, i giardini Reali, i giardini Cavour, l’aiuola Balbo, i giardini Sambuy), grandi parchi urbani (Pellerina, parco Ruffini, parco Sempione, Colonnetti, piazza d’Armi), parchi fluviali (Colletta, parco della Confluenza, parco del Meisino, parco dell’Arrivore, del Sangone, parco Dora), parchi collinari (parco della Rimembranza, parco della Maddalena, Superga, parco di strada della Panoramica, Villa Genero) che sono gestiti da un’azienda esterna vincitrice di gara d’appalto. L’appalto in corso dura tre anni, ed è prorogabile per altri tre. Iniziato a giungo del 2021 scade il 31 dicembre del 2023.
Numerose le specifiche per chi gestisce la manutenzione del verde pubblico. Si va dallo sfalcio erba e potatura siepi alla colmatura buche, raccolta e smaltimento foglie, sgombero neve, pulizia e disinfezione aree gioco e aree cani, fino al monitoraggio e controllo dei parchi e delle aree gioco e alla messa in sicurezza di attrezzature vandalizzate. Camisassa, nel suo intervento, ha anche specificato come, in fase di aggiudicazione dell’appalto, vengano premiati alcuni aspetti dell’offerta quali: l’utilizzo di veicoli e attrezzature e lo smaltimento e il recupero dei residui di sfalcio con modalità a basso impatto ambientale, il diserbo con metodi fisici e termici, il rispetto dei periodi di nidificazione dell’avifauna, nelle aree verdi lungo le sponde fluviali. L’incontro di questa mattina è stato anche l’occasione, per l’assessore Tresso, di ribadire la volontà dell’attuale Amministrazione di implementare le professionalità a disposizione del Verde pubblico da tempo in sofferenza di organico, mentre il presidente della commissione, Claudio Cerrato, nel concludere i lavori, ha annunciato una prossima seduta per discutere delle risorse economiche a disposizione delle #Circoscrizioni su questa materia e delle misure a garanzia della quota minima del 30% di lavoratori considerati svantaggiati o fragili fra gli operatori delle aziende vincitrici di appalto.
Marcello Longhin