Grazie alla partecipazione al bando Pon (Programma operativo nazionale) del Ministero dell’Istruzione, emanato a fine giugno, Torino si è aggiudicata 1 milione 800 mila euro che dovrà essere utilizzato per garantire la funzionalità degli spazi e delle aule in vista della ripresa delle attività didattiche, in funzione della prevenzione anticovid. align=”justify”>Lo ha annunciato l’assessora Antonietta Di Martino, al termine della presentazione del bilancio consuntivo 2019, nel corso della riunione della Commissione presieduta da Massimo Giovara.
Di Martino ha annunciato che per ciascuna Circoscrizione, attraverso conferenze, saranno comunicati gli interventi individuati, mentre parallelamente proseguiranno gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria riavviati al momento della fine del lock down.
Saranno inoltre comunicati gli spazi che la Città può mettere a disposizione, nel caso in cui ci fosse l’esigenza, da parte degli istituti comprensivi. Sono stati ricercati tra enti culturali, associazioni, musei, luoghi adatti ad accogliere classi perché già in precedenza hanno svolto attività didattiche.
La Città metterà a disposizione le scuole dell’infanzia di via Rubino, di via Negarville, di via Poma, oltre agli spazi messi a disposizione del Politecnico. Le scuole dismesse non possono essere utilizzate perché non agibili.
Le conferenze, ha sottolineato Di Martino, serviranno anche per raccogliere eventuali criticità alle quali dare soluzione.
Durante l’illustrazione del bilancio, invece, l’assessora si è soffermata su alcuni interventi che hanno già ottenuto finanziamenti ministeriali, attraverso la Regione, o che hanno trovato copertura attraverso gli oneri di urbanizzazione.
Tra gli altri, ha citato la costruzione della scuola dell’infanzia di via Pietro Giuria, per 1 milione 368 mila euro, il restauro della facciata della scuola Pestalozzi per 3 milioni 900 mila, della scuola Pacinotti, per 4 milioni e 600 mila e il recupero funzionale della scuola di via Germonio per 5 milioni 579 mila euro. I lavori prevedono anche interventi di coefficientamento energetico.
Federico D’Agostino