Ferragosto: l’imbarazzo della scelta

Piazza Castello e Palazzo Reale

Non è più la città nella quale dominavano noia e solitudine, “senza neanche un prete per chiacchierar…” o “la città è vuota in agosto, non resta neanche un amico….”, come recitavano due canzoni di tanti anni fa. Altri anni, altri tempi.

I torinesi vanno in ferie in una sorta di staffetta con passaggio di testimone, tra chi torna e chi parte. E soprattutto, rispetto agli anni ‘70, ‘80, ‘90 del secolo scorso, il turismo ha imposto alla città di rivedere l’offerta culturale.

Offerta ovviamente a vantaggio dei torinesi che si arricchisce con iniziative ricreative e aggregative.

In prima linea l’offerta museale con tariffe agevolate quando non gratuite.

I musei civici saranno aperti il 14 agosto dalle 10 alle 18 e il 15 agosto con ingresso a 1 euro. Basterà aggiungere 1 euro per visitare anche le mostre ‘Bizantini’ a Palazzo Madama, ‘Buddha 10 Reloaded’ al Mao e ‘Viaggio al termine della statuaria’ alla Gam.
A Ferragosto, saranno gratuiti le Gallerie d’Italia, il Museo Pietro Micca, il Museo della Frutta, il Museo della Radio e il Museo Diffuso della Resistenza. Prezzo ridotto a 7 euro per il Museo della Montagna, mentre il Centro italiano per la fotografia Camera aprirà a Ferragosto con ingresso libero alla mostra ‘Futures 2023’.

Tariffa ordinaria per i Musei Reali, ma con orario prolungato 9-19. Orario esteso 9-21 anche per il Museo nazionale del Cinema con biglietto ridotto.

Il Museo Egizio prolunga l’orario il 14 agosto dalle 9 alle 18.30 mentre il 15 dalle 9 alle 21.

Ma se, come sembra, il caldo africano si farà sentire anche in città, nulla di meglio di un tuffo nelle piscine comunali aperte, Trecate, Colletta, Franzoj e Lido.

Tante le iniziative delle associazioni del territorio che completano l’offerta per il lungo weekend di metà agosto

Per chi volesse, invece, effettuare una gita fuori città, oltre alla Reggia di Venaria e al castello della Mandria, è ampia l’offerta di sagre e feste nella collina torinese o nelle vallate facilmente raggiungibili da Torino.

Federico D’Agostino