Conflittualità di lungo corso come quella sulla linea di alta velocità in Val di Susa, che ha coinvolto su opposti fronti cittadini e istituzioni (entità a loro volta attraversate da ulteriori profonde faglie) hanno reso abbastanza popolare la nozione di dibattito pubblico… popolare seppure in absentia.
A questa assenza il Consiglio comunale ha voluto porre rimedio approvando una mozione che impegna la Sindaca e la Giunta Comunale a sollecitare alla Regione Piemonte l’adozione di una Legge Regionale per la promozione di processi di partecipazione e a rivisitare le norme statutarie esistenti in materia, adottando “le procedure e le modalità più avanzate”.
A modello di tale futura normativa la mozione cita le iniziative legislative delle Regioni Emilia Romagna (tecnico di garanzia per i processi di partecipazione), Toscana (dibattito pubblico prima delle grandi opere e Autorità di garanzia in materia di partecipazione) e Puglia (Ufficio della partecipazione, Autorità di garanzia e dibattito pubblico).
L’iniziativa regionale che la mozione sollecita, dovrebbe essere improntata all’ individuazione delle forme di maggiore coinvolgimento sperimentate dei cittadini.
Un primo, significativo banco di prova per mettere alla prova le istituzioni locali in questo campo, suggerisce la mozione, potranno essere le trasformazioni urbanistiche connesse alla realizzazione del “Parco della salute e della ricerca” e in particolare delle aree a rischio di degrado a causa della demolizione di parte dei complessi ospedalieri del quadrante sud della città e il trasferimento delle attività ospedaliere.
Attori di un confronto su questi temi con i cittadini dovranno essere Città, Regione Piemonte, Azienda Ospedaliera Universitaria, che realizzerebbero così, recita la mozione, “oltre a un virtuoso esempio di partecipazione, un’esperienza di apprendimento sulla traduzione di linguaggi comprensibili anche ai non specialisti, di norme, vincoli, procedure”. L’avvio di un tale processo consentirebbe, argomenta la mozione approvata con una maggioranza trasversale, l’emersione di conoscenze e punti di vista altrimenti destinati alla marginalità.
Silvio Lavalle