Ex Bonafous di Chieri, problemi e prospettive in commissione Ambiente

Una delle serre del comprensorio ex Bonafous

Non c’è alcuna intenzione, da parte dell’Amministrazione comunale, di abbandonare il comprensorio dell’ex istituto Bonafous e le sue serre. Lo ha affermato l’assessore Alberto Unia nel corso di una riunione congiunta presieduta da Federico Mensio, delle commissioni Ambiente e Patrimonio. I timori per una possibile chiusura dello storico complesso florovivaistico ed agricolo, ubicato sulle colline di Chieri ma di proprietà della Città di Torino, erano stati espressi in un’interpellanza presentata da Francesco Tresso, alla quale avevano aggiunto la loro firma i consiglieri Enzo Lavolta, Marina Pollicino e Silvio Magliano. La riduzione delle risorse finanziarie rese disponibili, il progressivo ridimensionamento, causa pensionamenti e mancato turn over, dello staff di giardinieri incaricati delle attività florovivaistiche e, più recentemente, i danni provocati da una tempesta e non ancora riparati, hanno portato i firmatari dell’ interpellanza a rivolgersi all’esecutivo di Palazzo Civico per un chiarimento.

In estate, una tempesta ha danneggiato alcune serre e tunnel, si attendono i risarcimenti assicurativi per ripristinare le strutture

Anche perché, hanno sostenuto in commissione Tresso e Lavolta, sembra mancare una progettualità complessiva per il rilancio di una struttura di 350.000 metri quadrati, tra edifici, serre, aree verdi ed appezzamenti agricoli che può tornare ad essere un’eccellenza di rilievo. L’assessore Unia ha illustrato una serie di incontri e riflessioni avviati con vari enti e soggetti, da Coldiretti alla Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Torino ed altri ancora, mentre Barbara Azzarà ha confermato l’interesse della Cittá Metropolitana – della quale è consigliera delegata – per un progetto comune. Contatti sono stati avviati anche con l’amministrazione carceraria per valutare la possibilità di progetti atti al recupero sociale dei detenuti attraverso il lavoro e la formazione in ambito florovivaistico. E per quanto concerne i danni arrecati dal maltempo ha aggiunto l’assessore, saranno riparati appena incassato il relativo risarcimento assicurativo. Nonostante le difficoltà, ancora quest’anno le serre del Bonafous hanno prodotto circa 55.000 piante, fiori e crisantemi, utilizzati per l’arredo urbano. Dopo un intervento del consigliere Mensio che ha rilanciato la proposta di verificare la possibilità di ottenere l’autorizzazione per la coltivazione di canapa ad uso terapeutico o alimentare i lavori della commissione si sono conclusi con la decisione di effettuare con il nuovo anno un sopralluogo per verificare la situazione attuale.


Claudio Raffaelli