Sta proseguendo il lavoro preparatorio per la nascita del Peba, il Piano per l’eliminazione della barriere architettoniche della Città di Torino. Oggi pomeriggio il Disability manager della Città – Antonino Calvano – ha relazionato dei suoi primi sei mesi di attività ai Commissari delle Commissioni Urbanistica e Assistenza dove ha sottolineato l’interlocuzione con il Politecnico di Torino e la convenzione alle porte con l’Ateneo. L’intenzione è di stilare entro la fine dell’anno l’articolazione del Peba oltre a un piano delle accessibilità per definire una metodologia complessiva concentrandosi in via sperimentale su due Circoscrizioni; è imminente la nascita di un tavolo interassessorile. L’obiettivo è disporre di uno strumento operativo completo nei prossimi anni. I lavori della Commissione coordinata da Tony Ledda sono stati l’occasione per ascoltare i referenti di Atc – Agenzia territoriale per la casa del Piemonte – e i tecnici dell’amministrazione comunale per capire lo stato dell’arte dell’abbattimento delle barriere architettoniche del patrimonio di edilizia residenziale pubblica torinese. Il problema di fondo è la scarsezza cronica di risorse e la vetustà di un patrimonio antecedente in gran parte al 1989, anno di approvazione della normativa nazionale vigente. E’ soltanto grazie alla disponibilità di fondi Gescal per circa 3,6 milioni che Atc sta progettando lavori in ottantasei unità abitative; quindici rampe; sedici montascale in vari edifici; diciassette ascensori e nel comprensorio di via Biglieri sito degli anni Trenta non più restaurato dagli anni Settanta. La Città si avvale di Atc per la manutenzione del proprio patrimonio di edifici di edilizia residenziale pubblica e sta definendo la destinazione di trecentomila euro di lavori da realizzare nel prossimo triennio con l’idea di erodere la lista di attesa degli interventi ferma dal 2017. Ai lavori della Commissione sono intervenuti Catanzaro – Fissolo – Greco – l’assessore Rosatelli – la presidente del Consiglio comunale Grippo – l’assessore Tresso – Ciampolini.
(Roberto Tartara)