Com’è la situazione al pronto soccorso delle Molinette? Funziona a pieno regime ha spiegato Antonio Scarmozzino – direttore sanitario del presidio di corso Bramante – ai Commissari della Commissione Assistenza in sopralluogo: ‘ma non possiamo aspettare l’apertura del Parco della Salute: occorre ammodernare una struttura costruita oltre trent’anni fa; la Regione ha accolto la richiesta di ristrutturazione che consentirà di usarlo ancora per cinque-sei anni in attesa dell’apertura del nuovo presidio’. Nel mentre si costruirà un pronto soccorso provvisorio che garantirà i servizi durante i lavori nell’attuale Dea che dureranno circa un anno e mezzo; a inizio settembre è previsto l’avvio dell’iter di affidamento a Scr (società di committenza regionale) e la scelta di una tra le nove aziende disponibili specializzate nella costruzione di strutture prefabbricate. La visita dei Consiglieri – ha spiegato il presidente della Commissione Camarda (Pd) – si inserisce tra i sopralluoghi alle strutture di prima accoglienza degli ospedali torinesi per verificarne lo stato dell’arte e capire la situazione dell’offerta cittadina. In corso Bramante sono circa settantamila gli accessi annui che quest’anno sono proiettati a tornare ai volumi del 2019 prima del Covid, soglia non più raggiunta da quell’anno; il pronto soccorso accoglie molti anziani: quattrocento i casi medi in rianimazione. Prende corpo – ha concluso Scarmozzino – l’ipotesi che i taxi possano entrare all’interno dell’ospedale da corso Unità d’Italia (oggi esiste soltanto l’ingresso pedonale da corso Bramante) arrivando fino al cortile dove sarà allestita una camera di prima accoglienza del pronto soccorso per facilitare l’ingresso dei pazienti.
Roberto Tartara