La contenzione è una pratica ancora presente nelle case di cura e nei reparti psichiatrici degli ospedali. Legare i pazienti lede la dignità sia di chi la subisce sia di chi la effettua, così come sancito dalla Carta costituzionale, all’articolo 13 dove si stabilisce che la libertà personale è inviolabile e non è ammessa alcuna forma di restrizione. Così è stata presentata la mozione che ribadisce il superamento della contenzione.
Proprio a Bergamo, nel prossimo aprile, ci sarà l’incontro “In ricordo di Elena, Bergamo libera da contenzione” tema che trae spunto dal caso di Elena, diciannovenne, ricoverata nel reparto di Psichiatria dell’ospedale “papa Giovanni XXIII” legata al letto e trovata carbonizzata a seguito di un incendio (fatto accaduto 6 mesi fa).
Obiettivo di questo appuntamento è promuovere l’impegno delle Istituzioni affinchè la morte di Elena dia più forza all’impegno nella presa in carico delle persone con problemi salute mentale, per l’abolizione della pratica della contenzione e di ogni atto lesivo dei diritti delle persone nei luoghi della cura.
La mozione, approvata dal Consiglio comunale all’unanimità il 10 febbraio scorso, chiede all’Amministrazione di aderire all’iniziativa.
Tony De Nardo