Educazione finanziaria nelle scuole e per le categorie fragili

Un'accorta amministrazione delle proprie risorse finanziarie è fondamentale per evitare il sovraindebitamento
Un ordine del giorno approvato in Sala Rossa (primo firmatario, Simone Fissolo) invita l’Amministrazione comunale a farsi parte attiva, con la Regione Piemonte e la Città Metropolitana, per incentivare e sostenere l’inserimento dell’educazione finanziaria nei programmi scolastici delle scuole secondarie di primo grado torinesi, in collaborazione con le istituzioni scolastiche e gli enti competenti.
Il documento invita anche a richiedere a Regione e Città Metropolitana di attivarsi per sensibilizzare le famiglie sull’importanza dell’educazione finanziaria, coinvolgendole attivamente nei progetti educativi nelle scuole e attraverso specifiche campagne di comunicazione.
L’ordine del giorno segnala come il nostro Paese sia risultata soltanto al quartultimo posto sui 39 Paesi esaminati dall’OCSE per livello di educazione finanziaria, evidenziando tuttavia come quest’ultima, da quest’anno, inizierà ad essere inserita come materia di insegnamento nelle scuole come da legge 21/2024 (Ddl Capitali).
Una buona conoscenza dei principi economici e finanziari – sottolinea il documento votato in aula – contribuisce a formare cittadini consapevoli e responsabili, capaci di prendere decisioni informate riguardo al risparmio, agli investimenti e alla gestione del denaro”, contribuendo inoltre a ridurre il rischio di indebitamento.
Sullo stesso argomento, il Consiglio Comunale ha approvato una seconda mozione (a prima firma Vincenzo Camarda) rivolta, in particolare a persone in condizioni di fragilità come donne (con particolare focus sul tema della violenza economica) migranti, detenuti ed ex detenuti, persone affette da lieve disabilità cognitiva o da deficit fisici (ipovedenti e ipoudenti) o coinvolte in percorsi di recupero da dipendenze dal gioco d’azzardo, famiglie a basso reddito beneficiarie di interventi di social housing, giovani e persone a rischio sovraindebitamento, terza età (con particolare focus sulla prevenzione delle truffe online e sicurezza delle transazioni elettroniche.
Questo documento impegna all’Amministrazione, attraverso l’Organizzazione di un Tavolo di Educazione Finanziaria e Inclusione Sociale specifico, (Città di Torino, Servizio Stranieri e Nomadi, Centro Antiviolenza, Servizi Sociali, Centro Relazioni e Famiglie, InformAnziani associazioni e le realtà del terzo settore i cui utenti sono potenziali beneficiari di interventi di alfabetizzazione finanziaria di base) con l’obiettivo di lungo termine di mappare i bisogni in termini di potenziali utenti sul territorio torinese, prevedere un set di percorsi ad hoc per ciascun macro-gruppo di utenti, facendo sinergia fra i diversi enti del territorio che a vario titolo si occupano di inclusione finanziaria, fornire ai formatori strumenti e contenuti per erogare i percorsi in modo capillare sul territorio, coinvolgere un ente terzo specializzato (es. Università di Torino) per la valutazione di impatto.
(C.R.- F.D’A.)