In Sala Rossa è stata respinta la proposta di mozione (primo firmatario, il capogruppo del PD Stefano Lo Russo) che chiedeva un impegno dell’amministrazione comunale per la modifica, da parte del governo, del “bonus-malus sulle emissioni di Co2 g/km delle nuove autovetture, dando impulso alla produzione ibrida/elettrica nazionale, a tutela dell’economia e dei lavoratori italiani. Secondo i presentatori del documento (sono intervenuti, oltre a Lo Russo, anche Monica Canalis e Chiara Foglietta del PD, Silvio Magliano dei Moderati e Francesco Tresso della Lista Civica per Torino), l’ecotassa penalizza i veicoli prodotti in Italia e in Piemonte, in specifico da parte del gruppo FCA, a vantaggio di marchi esteri. I rischi per l’occupazione sul nostro territorio sono forti ed occorrerebbe un’iniziativa istituzionale trasversale per difendere gli interessi economici nazionali, a partire da quelli del territorio torinese e piemontese.
La maggioranza consiliare, con Federico Mensio, Aldo Curatella, Antonino Iaria e Damiano Carretto, ha difeso il provvedimento del governo, assunto nell’interesse della salute dei cittadini in quanto disincentiva l’acquisto delle autovetture più inquinanti, di qualsiasi marchio. Negli interventi dei consiglieri del M5S, è inoltre suonata forte la critica nei confronti del ritardo di FCA sul terreno dei motori ibridi ed elettrici, al quale si aggiunge il progressivo ridimensionamento delle attività industriali del gruppo nell’area torinese. Un fatto quest’ultimo, hanno sostenuto, sul quale le forze politiche che hanno governato la città negli anni passati hanno taciuto. Eleonora Artesio (Torino in Comune) ha ricordato come FCA si sia sottratta al confronto con le istituzioni, sottolineando come in ogni caso il limite delle emissioni da parte dei motori siano fissate dal Parlamento Europeo, fatto quest’ultimo non menzionato dal documento proposto.
Per Forza Italia, Osvaldo Napoli ha a sua volta criticato l’ecotassa, ricordando che FCA è ancora la principale azienda torinese e ironizzando sul silenzio dei “No Tav” sul raddoppio del tunnel stradale del Frejus. Il documento, messo ai voti, ha ricevuto 10 voti a favore (PD, Moderati, FI e Lista Civica per Torino). Contrari 22 consiglieri del M5S mentre Fabrizio Ricca (Lega) si è astenuto ed Eleonora Artesio (Torino in Comune) non ha partecipato al voto.
Claudio Raffaelli