Prosegue il dibattito riguardo le ecoisole installate gli scorsi mesi nel quartiere di San Salvario. Oggi pomeriggio i consiglieri di quattro Commissioni consiliari coordinate dal presidente della VI^, Federico Mensio (M5S), si sono recati nelle vie del sobborgo per vedere la situazione e comprendere le criticità segnalate in particolare dalle associazioni di commercianti e residenti operative nella zona. Un sopralluogo chiesto dalla consigliera Federica Scanderebech (Forza Italia) al quale hanno partecipato tra gli altri l’assessore comunale all’Ambiente, Alberto Unia, il direttore di Amiat, Marco Rossi, la Consulta per l’Ambiente e il Verde con il presidente Emilio Soave, la presidente della II Commissione della Circoscrizione 8, Paola Parmentola.
E’ stato ricordato che a San Salvario sono state collocate 72 ecoisole – di cui 25 a doppia apertura – per un totale di 288 contenitori informatizzati. Sono accessibili infatti solo con una tessera personale consegnata ai residenti nei primi mesi dell’anno (chi non avesse ancora ricevuto la tessera può sempre rivolgersi al centro di raccolta di via Zino Zini, al numero telefonico 800.017277). In questa fase di avviamento dell’iniziativa non mancano le critiche da parte dei cittadini e degli esercenti del quartiere: abbandono di rifiuti vicino ai nuovi cassonetti; difficoltà di comprensione nella modalità di apertura dei contenitori e dimensioni esigue delle bocche d’ingresso; ingombro eccessivo dei manufatti con conseguente riduzione delle strisce blu per le auto. Amiat ha ribadito che continuerà il monitoraggio dell’andamento del servizio per superare le difficoltà segnalate. Unia ha risposto che si tratta di un cambio radicale nella gestione delle raccolta rifiuti dell’area ed è necessario del tempo per modificare abitudini in una zona dove fino a pochi mesi fa la raccolta differenziata raggiungeva percentuali basse. Occorrerà – ha aggiunto – molta collaborazione da parte della cittadinanza in questa fase di avviamento di un servizio nel quale l’Amministrazione comunale e Amiat credono e continueranno a investire.
(Roberto Tartara)