L’emergenza coronavirus, e il distanziamento sociale che ne è conseguito nel nostro Paese, hanno prodotto una serie di conseguenze con ricadute a pioggia sui vari settori produttivi e stravolgimento di abitudini consolidate. Oggi tutti fermi ma, il tempo della ripartenza arriverà. In quale modo è ancora un’incognita. Per provare a stimolare il dibattito su quali prospettive si possono prevedere, la Fondazione per lo Sviluppo sostenibile ha organizzato un convegno, questo pomeriggio e rigorosamente in diretta internet, a cui ha partecipato, in rappresentanza della Città di Torino, il presidente della commissione Ambiente, Federico Mensio. Titolo, eloquente, dell’incontro: “Pandemia e sfide green del nostro tempo”, Edo Ronchi e Fabrizio Tucci i relatori che hanno riletto in chiave ambientale il prima e il dopo emergenza. Consumi alimentari ed energetici hanno rallentato, potranno essere ripensati ad emergenza terminata, riducendo sprechi, inquinamento, rifiuti, mobilità e mettendo in campo pratiche sostenibili per favorire il clima senza compromettere l’economia quale, ad esempio, un sistema di economia circolare?
Alla politica, sostengono i relatori, l’incombenza di mettere in agenda questi argomenti ed affrontarli presto e bene quando l’emergenza sarà terminata. Da parte sua Mensio, a margine del convegno ha sottolineato come: “la situazione che si è prefigurata con l’emergenza in atto ci da modo di pensare come si dovranno immaginare gli spazi pubblici e privati nel futuro. Spazi che dovranno essere resilienti, ovvero adattarsi alle nuove necessità della vita delle persone, ad iniziare dal ripensare le abitazioni private che in parte dovranno essere pensate per il lavoro agile. Ma anche i consumi e i metodi di spostamento dovranno essere rivisti in ottica resiliente, sopratutto da parte delle amministrazioni pubbliche”.
Marcello Longhin