Il tema delle barriere architettoniche, soprattutto quelle che creano problemi alla disabilità visiva e uditiva, è stato al centro della riunione odierna della IV commissione Servizi sociali. La seduta era stata convocata dal presidente della Commissione, Vincenzo Camarda, per esaminare una proposta di mozione (primo firmatario, Simone Fissolo).
Il documento, che dovrà essere sottoposto al voto del Consiglio comunale in una delle prossime riunioni in Sala Rossa, prevede che vengano potenziati i controlli della Polizia Locale sul cosiddetto “parcheggio selvaggio” di monopattini e biciclette, che creano notevoli disagi alle persone con disabilità visive quando vengono abbandonati sui marciapiedi. Si tratta, spiega il documento, di vigilare sul rispetto del Regolamento di Polizia urbana, del Codice della strada e delle condizioni ancora in vigore per le società di sharing.
Altra questione posta dalla proposta di mozione è quella degli impianti semaforici da dotare di avvisatori acustici e segnaletica tattile in rilevo per rendere più sicuro l’attraversamento a persone non vedenti o ipovedenti che si muovano in autonomia. Come ha riassunto l’assessora Foglietta, presente alla riunione con il collega di giunta Rosatelli (il quale ha annunciato l’obiettivo di incrementare i fondi per i servizi di interpretariato LIS), dei 660 impianti semaforici presenti in città, quelli al momento dotati di questi dispositivi sono 132: un quinto del totale. L’adeguamento di un semaforo per la disabilità visiva, che sia già a norma del Codice della Strada, ha un costo di circa 20mila euro, che però si decuplica in caso di impianto ancora da mettere a norma (e ce ne sono ancora 150).
Rispetto a monopattini e biciclette, l’assessora ha poi confermato che i controlli sul loro corretto parcheggio vengono effettuati, precisando che alcune società si rivalgono per le sanzioni sui clienti ma altre non lo fanno. Inoltre, ha specificato che dal 15 aprile entreranno in vigore le regole più restrittive contro le quali alcuni gestori di sharing avevano fatto ricorso, dopo il sostanziale non accoglimento di quest’ultimo da parte del TAR, ricordando inoltre come in Parlamento sia in discussione un nuovo Codice della strada.
Il testo del documento invita a prevedere all’interno del progetto del Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA), una quota dedicata all’implementazione di impianti semaforici con avvisatori acustici e segnaletica tattile a rilievo
Infine, la mozione prevede il coinvolgimento del Disability Manager comunale nella progettazione del P.E.B.A. che comincerà con lo stanziamento dei fondi previsti dalla mozione che era stata approvata in Sala Rossa nel settembre scorso, a prima firma Angelo Catanzaro. Contributi al dibattito sono venuti, oltre che da quest’ultimo, dalle consigliere Ciampolini e Greco, nonché da una rappresentante dell’Ente Nazionale Sordi.
(C.R.)