Organizzare un’esposizione importante può significare movimentare un traffico di milleduecento email in un anno, in questo caso l’ultimo dopo i due di lavoro per far giungere a Torino le opere – una settantina in tutto – di una mostra di spessore e grande raffinatezza aperta pochi giorni fa al Museo Accorsi-Ometto di Torino. Non è stato semplice far giungere a Torino i lavori di sette artisti italiani illustri nel mondo come Giorgio De Chirico, Alberto Savinio, Massimo Campigli, Filippo De Pisis, René Paresce, Gino Severini e Mario Tozzi; capolavori giunti da musei, istituzioni, collezioni private che non concedono con facilità i pezzi pregiati.
Una rassegna (avrebbe dovuto aprire un anno fa, poi rinviata a causa del Covid) suddivisa in sette sezioni, ognuna dedicata a un artista, che racconta l’esperienza artistica degli ‘Italiens de Paris’ dal 1928 al 1933 e fa rivivere gli anni ruggenti della Parigi di un passato iconico ancora oggi sogno e mito di ogni artista. L’allestimento è predisposto con meticolosità; all’ingresso un video introduttivo delle curatrici Nicoletta Colombo e Giuliana Godio (accompagnate dalle note dalla chitarra manouche di Django Reinhardt) rievoca l’atmosfera culturale e artistica del periodo, viatico allo stupefacente autoritratto di Giorgio De Chirico collocato in solitaria nella prima sala. Inizierete un viaggio nella pittura italiana del primo Novecento tra reale e fantastico, mito e storia, metafisica e neo classicismo con la mente inebriata dalle note di uno dei sax soprano jazz più estroversi: Sidney Bechet. Al centro del percorso espositivo un secondo video rievoca le atmosfere di Midnight in Paris, il film di Woody Allen omaggio alla Parigi degli anni Venti, sulle note belanti della canzone ‘Si tu vois ma mère’ del Bechet in sottofondo alla visita.
Il titolo (Parigi era viva – De Chirico, Savinio e Les Italiens de Paris 1928-1933) si ispira a “Parigi era viva”, autobiografia di Gualtieri di San Lazzaro, scrittore e critico d’arte italiano emigrato a Parigi, in cui vengono raccontate la vita e le vicende lavorative di Picasso, Matisse e de Les Italiens.
L‘esposizione è aperta fino al 30 gennaio 2022 a Palazzo Accorsi, in via Po 55. Gli orari di apertura sono: martedì, mercoledì e venerdì 10.00-18.00; giovedì 10.00-21.00; sabato, domenica e festivi 10.00-19.00. Lunedì chiuso. Sono in programma visite guidate il sabato e domenica alle ore 11.00 e 17.30 e il giovedì alle ore 19.00; visite guidate con la curatrice; passeggiate per il centro di Torino dedicate agli Venti in città; incontri con letture e approfondimenti degli artisti esposti.
Informazioni dettagliate al sito www.fondazioneaccorsi-ometto.it e al numero di telefono 011.837688.
(Roberto Tartara)