Aria d’Europa a Palazzo Civico, con l’assemblea promossa dal Movimento Federalista Europeo per sostenere la Conferenza sul Futuro dell’Europa, una consultazione on line aperta a tutti i cittadini e cittadine dell’Unione Europea per contribuire con idee, proposte e segnalazioni a disegnare il futuro del Vecchio Continente. Un futuro che, secondo i promotori, non potrà che essere sotto il segno di una reale integrazione europea, non solo nell’economia, ma in tutti gli aspetti della vita comunitaria, comprese politica estera come nella difesa, superando il concetto di veto da parte di singoli Paesi a vantaggio dell’idea di un’Europa realmente democratica e unita, del cui bisogno la pandemia e la guerra russo-ucraina rappresentano a giudizio dei promotori dell’iniziativa un severo monito.
I più di 43.000 contributi espressi sulla piattaforma della Conferenza, così come la campagna per le 100 assemblee in Italia su questi temi. Temi che a Palazzo Civico hanno riscosso un interesse trasversale, dimostrato dalle presenze istituzionali all’incontro di oggi, introdotto e moderato dal capogruppo dei Moderati Simone Fissolo.
Al tavolo dei relatori (con i responsabili del MFE Sergio Pistone e Stefano Moscarelli e l’ex parlamentare europea Mercedes Bresso) o in sala, il sindaco Stefano Lo Russo, la presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo, i consiglieri e consigliere Abdellahi Ahmed e Amalia Santiangeli (PD), Ivana Garione (Moderati), Giovanni Crosetto (Fd’I), Silvio Viale ed Elena Apollonio (Lista Civica Torino), con l’assessora Carlotta Salerno e il consigliere delegato della città Metropolitana di Torino, Gianfranco Guerrini. Anche i gruppi consiliari di Sinistra ecologista e Torino Domani avevano espresso la loro adesione.
Una partecipazione rappresentativa e politicamente variegata, con alle spalle l’approvazione in Sala Rossa, nei mesi scorsi, di un documento di sostegno alla Conferenza sul Futuro dell’Europa. I risultati della consultazione su scala europea, che fu fortemente voluta da autorità dell’Unione come David Sassoli e Ursula von der Leyen, saranno resi noti il 9 maggio prossimo.
Claudio Raffaelli