Entrerà in vigore da gennaio il nuovo appalto per le mense scolastiche torinesi.
Dovranno caratterizzare la nuova ristorazione qualità, l’utilizzo di prodotti a km 0 e il contenimento degli sprechi.
Il nuovo servizio, assegnato nei prossimi mesi tra le sei ditte che hanno partecipato al bando (Euro Ristorazione, Camst, Eutourist, Vivenda, Cirfood e Lavisa) è stato illustrato questa mattina dall’assessora Carlotta Salerno, nel corso della Commissione Istruzione, presieduta da Lorenza Patriarca.
Dovrà predisporre 40 mila pasti giornalieri (7 milioni di pasti all’anno) con 4000 menu personalizzati per questioni religiose e 1000 per le intolleranze, su un totale di 340 scuole.
Valore dell’appalto 150 milioni per il quinquennio 2023 – 2027 senza ribassi, a tutela della qualità.
Saranno 16 le mense fresche, due per Circoscrizione ma l’obiettivo, in prospettiva, è quello di puntare a trovare le risorse per aumentarne il numero.
Prevista la novità “menu degli chef” che permetterà a chef professionisti, con esperienza nella ristorazione collettiva e nelle scuole di formazione, di avanzare proposte con le quali integrare il menu degli studenti.
La società aggiudicatrice dell’appalto dovrà distribuire i pasti nelle scuole attraverso mezzi ecologici, in modo da non incidere negativamente sulla qualità dell’aria.
Le tariffe per le famiglie resteranno invariate per due anni grazie all’intervento della Città di Torino che si accollerà il 28% del costo. Anche in prospettiva, ha sottolineato l’Assessora, l’obiettivo sarà quello di incidere positivamente sulle tariffe con risorse della Città.
Federico D’Agostino