La Consulta comunale per l’Ambiente ha illustrato oggi pomeriggio, nel corso di una riunione delle commissioni VI Ambiente e II Viabilità, alcune proposte relative alla mobilità cittadina. Proposte che se adottate, ad avviso dei promotori, offrirebbero la possibilità di migliorare significativamente l’inquinamento atmosferico e rendere più sicuro il traffico nelle mostre strade. In attesa delle auto elettriche, il cui prezzo elevato deriva in gran parte dai costi delle loro batterie (oltretutto, pesanti alcune centinaia di kg), già ora si potrebbero assumere provvedimenti concreti. L’adozione del limite di velocità a 30 km/h nelle aree urbane, oltre alla diminuzione delle emissioni di co2 e micropolveri (fra i 30 e i 50 km 7h il loro aumento è esponenziale) porterebbe anche ad attenuare le conseguenze di incidenti quali tamponamenti e investimenti di persone.
Di grande importanza sarebbe, è stato sottolineato, una efficace e persistente campagna di moral suasion per dissuadere dall’uso dell’auto provata almeno nei periodi critici, con la diffusione di vademecum per una guida etica e sostenibile. Perché la situazione attuale, fra cambiamento climatico e crisi energetica, non ci consente più di guidare con le modalità oggi consuete, le quali – come tutte le abitudini- possono cambiare.
La prospettiva dell’auto elettrica, infatti, non è sufficiente, hanno sostenuto i rappresentanti della Consulta: ad esempio, perché le già citate batterie per le auto elettriche sono così ingombranti e costose? A parere della Consulta, uno dei motivi fondamentali risiede nell’assioma per cui la trazione elettrica debba essere essere performante al pari dei motori termici. Mentre dovrebbe essere ripensato, anche in termini culturali, il concetto stesso di tempo e velocità. Lo stile di guida oggi abituale è al tempo stesso (e troppo) energivoro ed inquinante, basato com’è sull’alternanza tra brusche accelerazioni e frenate, con velocità molto elevate. Soprattutto nelle aree urbane (Torino, poi, è ulteriormente penalizzata anche dalla conformazione del territorio circostante) non è più compatibile con la salute dell’ambiente e delle persone
Tesi che hanno riscosso, se non il consenso generale, l’interesse dei consiglieri e consigliere presenti, a cominciare dai due presidenti di commissione Claudio CerraTO e Tony Ledda, che hanno espresso apprezzamento per il rigore scientifico dell’esposizione.
(SCHEDA TECNICA DI APPROFONDIMENTO: http://consulte.comune.torino.it/ambienteverde/wp-content/uploads/sites/4/2023/03/CittaAgora_CCP23_02_23-nota-scientifica-integrativa.pdf )
Claudio Raffaelli