La settimana del Consiglio comunale si è aperta con la discussione in Commissione di una petizione presentata da trecento residenti, contrari all’apertura di un luogo di culto islamico in via Porpora 29/21. Con le loro firme, questi cittadini avevano espresso la preoccupazione per la perdita di valore degli immobili della zona e per eventuali problemi per l’ordine pubblico e la quiete nel quartiere.
Alla riunione hanno preso parte anche rappresentanti dei firmatari, che hanno ribadito le preoccupazioni espresse nella petizione e introdotto il tema del pericolo dell’integralismo islamico, lamentando anche una mancanza di trasparenza nei confronti dei cittadini da parte dei promotori della moschea. L’Amministrazione comunale ha ribadito il valore costituzionale della libertà di religione, nel rispetto delle leggi dello stato, e la congruenza con il piano regolatore della destinazione d’uso dell’immobile a luogo di culto. Su alcune irregolarità edilizie riscontrate nel corso di controlli effettuati dagli uffici comunali preposti, è stato spiegato , sono in corso verifiche amministrative: laddove queste non risultino sanabili, saranno oggetto di provvedimenti da parte dell’autorità giudiziaria.
Su richiesta di alcuni consiglieri, prossimamente saranno oggetto di analisi da parte della Commissione le attività di accertamento sui presunti abusi edilizi, a cominciare da alcuni immobili di proprietà della Città di Torino.
Claudio Raffaelli