All’alba del 5 aprile 1944, Franco Balbis, Quinto Bevilacqua, Giulio Biglieri, Paolo Braccini, Errico Giachino, Eusebio Giambone, Massimo Montano e Giuseppe Perotti componenti del Comitato Regionale Militare Piemontese, organo del Comitato nazionale di Liberazione vengono fucilati al poligono del Martinetto, per mano dei militai della Guardia Nazionale, dopo un processo sommario celebrato in gran fretta il 2 aprile, da parte dei vertici fascisti.
Questa mattina sono stati ricordati insieme agli oltre sessanta partigiani e resistenti piemontesi, fucilati dopo l’8 settembre 1943.
Ai caduti sono stati resi gli onori con la deposizione di una corona di alloro. Sono seguiti momenti di preghiera e la lettura, da parte di una studentessa, della lettera che Eusebio Giambone scrisse per la moglie, a poche ore dall’esecuzione.
Dopo il ricordo del presidente della Comunità Ebraica, Dario Disegni, il sindaco Stefano Lo Russo ha sottolineato come la commemorazione odierna sia un atto dovuto verso persone che sono state un esempio di altruismo, capaci di anteporre un ideale più grande a quanto avessero di più caro, la propria vita.
La presenza di tante persone, ha evidenziato, rappresenta la volontà di mantenere viva la memoria dalla quale trarre spunti per vivere il nostro presente, un presente in cui i valori di democrazia e di libertà restano diritti fondamentali che devono essere sempre difesi, sempre conquistati e mai dati per scontati.
Federico D’Agostino