Il Piemonte è stato terra di partigiani, dalle strade di Torino alle vallate più remote ogni angolo ha una pagina di storia della Resistenza contro il nazifascismo da raccontare. E il colle del Lys, tra le valli di Susa e di Lanzo, ne racconta una delle più poderose e drammatiche, con il suo sacrario che ricorda più di duemila partigiani caduti tra quelle montagne fra il 1943 e il 1945.
Anche oggi, domenica 5 luglio, pur con tutte le limitazioni imposte dalla pandemia, istituzioni, associazioni e cittadini si dono ritrovati per ricordare quei giorni grandiosi e terribili. E soprattutto, per non dimenticare i nomi e i volti di quegli uomini e donne, spesso giovanissimi, caduti per ridare un futuro ad un Paese distrutto dalla dittatura fascista, dalla guerra e dalla ferocia degli ex alleati nazisti divenuti occupanti.
Fra i tanti e tante a prendere parte alla cerimonia presso il mausoleo dei Caduti partigiani, il vicepresidente vicario del Consiglio comunale Enzo Lavolta, in rappresentanza della Città di Torino.
Claudio Raffaelli