Cittadinanza, equilibrio di diritti e doveri: educazione civica in Sala Rossa

Diritti e doveri, parole importanti ma che non sono entità astratte. Per quanto riguarda il mondo della scuola, in particolare, diritti e doveri sono codificati minuziosamente a livello legislativo. Bussola irrinunciabile a tutto questo, i principi enunciati dalla stessa Carta costituzionale  sulla quale si basano le fondamenta della nostra Repubblica. Sono stati a grandi linee questi, i temi sviluppati stamattina nel corso di un incontro in Sala Rossa, svoltosi nel quadro  dei “Nuovi Cantieri di Educazione Civica”,  progetto di educazione civica per gli studenti e le studentesse avviato un anno fa da Prefettura e Presidenza del Consiglio comunale di Torino, con Ordine dei Giornalisti, Ufficio scolastico torinese, Questura, Carabinieri, Guardia Di Finanza, Vigili del Fuoco, Polizia Postale e Ferroviaria.

Il progetto prevede incontri a sedi alterne, Prefettura o Palazzo Civico: questa mattina, i ragazzi e le ragazze di tre classi degli istituto scolastici “Sommeiller” e “IPSIA Birago”, accompagnati da insegnanti, sono stati ricevuti in Sala Rossa. Ad accoglierli è stata la presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo, la quale, dato il benvenuto ai presenti, ha riassunto lo spirito, le finalità formative e lo sviluppo del progetto, il quale ha già coinvolto parecchie centinaia di studentesse e studenti.

Il saluto della presidente Maria Grazia Grippo (a destra) in apertura dell’incontro con i ragazzi e ragazze degli istituti Sommeiller e Birago

Alla segretaria generale del Comune, Annalisa Puopolo, accompagnata dalla dirigente del Servizio Consiglio comunale Maria Porpiglia, è spettata l’illustrazione del tema del giorno, che dopo qualche iniziale esitazione ha visto i giovani e le giovani seguire in modo attento e interattivo la breve ma densa lectio sul tema di quei diritti e doveri il cui equilibrio regola la coesistenza civile.

La relazione ha inteso illustrare come a far da fondamenta al diritto allo studio, nonché a quelli di libera espressione, inclusione, equa valutazione, tutela da ogni forma di discriminazione, previsti dal Decreto legislativo 297 del 1994 , siano fonti giuridiche primarie quali la Costituzione repubblicana e documenti europei come il Trattato di Funzionamento o la Carta dei Diritti Fondamentali dell’UE.

La segretaria generale della Città di Torino, Annalisa Puopolo

Allo stesso modo, hanno base giuridica  – e non solo astrattamente morale – anche i doveri come la regolare frequenza delle lezioni o un comportamento rispettoso verso chi nella scuola insegna, lavora o studia, così come nei confronti di strutture e attrezzature didattiche.

Alla base di tutto, in ogni caso, vi è la presa di coscienza del proprio essere cittadini che esercitano degli inalienabili diritti, nel quadro di una comunità che questi diritti, personali e collettivi, tutela e garantisce: ma occorre anche essere consci dell’onere di reciprocità e rispetto che ne deriva.

(Claudio Raffaelli)