L’area tra i corsi Marche e Francia è ideale per un centro di formazione, innovazione e ricerca. Così, Guido Saracco, rettore del Politecnico, introduce l’illustrazione del progetto della Città dello Spazio. Il centro è collocato vicino alla Linea 1 del Metrò, la tangenziale autostradale e di fianco c’è la zona aeroportuale, primo scalo a Torino ancora operativo. Si potranno creare 1000 posti di lavoro, ha proseguito il rettore Saracco, e altri 1000 provenienti dall’indotto. Sarà riqualificata un’ampia zona urbana e ci sarà spazio per le PMI (Piccole medie imprese) che saranno attratte dal Centro. Troveranno posto laboratori per la ricerca e la didattica. Si formerà un” ecosistema” tra le varie attività tutte ruotanti intorno alle attività aerospaziali.
Fulvia Quagliotti, presidente del Distretto aerospaziale Piemonte (Dap) ha comunicato che è in costruzione una Carta di servizi, che vuole essere un punto di riferimento per le funzioni di ogni struttura e la definizione della road map comune. Il progetto, ha ribadito la presidente Quagliotti, è ancora in una fase iniziale, il Distretto però ha sede nell’area futura del Centro. Il Piemonte, ha concluso Quagliotti, ha una grande storia dell’aviazione e nello spazio sarà previsto un museo anche con possibilità di interattività da parte dei visitatori.
Tra le proposte dei componenti delle Commissioni Smart City, Urbanistica e Lavoro, è stato proposto d considerare l’inserimento di verde (anche alberi) spazi per la cultura e aggregazioni di cittadini.
Tony De Nardo