Cinque misure dell’Inps per sostenere le donne vittime di violenza

Quali sono le misure erogate in favore delle donne vittime di violenza?

Se ne è discusso nella seduta del 4 luglio 2023, della Commissione Diritti e pari opportunità, presieduta da Elena Apollonio (Alleanza dei Democratici – DemoS), in occasione dell’audizione del direttore dell’Inps del Piemonte, Filippo Bonanni.

Il direttore ha spiegato che presso le sedi Inps sono attivi Sportelli dedicati alle donne vittime di violenze, stalking e abusi e vengono distribuiti materiali informativi.

Ha quindi descritto le cinque misure messe in campo dall’Inps.

C’è il congedo indennizzato al 100% per le donne vittime di violenza di genere, inserite in un percorso di protezione, 90 giorni anche non consecutivi nell’arco di tre anni, in modalità giornaliera oppure oraria. La domanda può essere presentata anche sul portale web dell’Inps. Le domande sono in crescita: sono state 167 nel 2021, 220 nel 2022, 330 nel 2023, 162 da gennaio a giugno 2024.

È inoltre disponibile il reddito di libertà, per le donne vittime di violenza seguite da centri anti-violenza e servizi sociali, per favorire la loro autonomia: vengono erogati fino a 400 euro al mese, per al massimo 12 mesi. Le domande sono decrescenti in Piemonte: sono state 263 (63 non accolte per mancanze di fondi) nel 2021, 38 nel 2024 al 30 giugno).

Per facilitare l’inserimento lavorativo c’è anche l’esonero contributivo al 100% per il limite massimo di ottomila euro (prevista dalla legge di bilancio 2024) per le donne che usufruiscono del reddito di libertà.

C’è anche l’assegno di inclusione (Adi) per contrastare la povertà, in vigore dal 1° gennaio 2024. Le donne vittime di violenza possono accedervi senza obbligo di attivazione lavorativa.

Infine, c’è l’assegno di maternità per le donne che non lavorano, esentasse.

L’Inps – ha concluso il direttore Filippo Bonanni – è un alleato prezioso per garantire sicurezza sociale e pari opportunità: è un atto di civiltà, utile a creare una società migliore.

Nel dibattito in Commissione, Caterina Greco (PD) ha evidenziato le difficoltà di molte donne nell’ottenere la propria indipendenza economica.

Amalia Santiangeli (PD) ha sottolineato le difficoltà nell’utilizzare il portale web dell’Inps e la mancanza di adeguate informazioni al pubblico. Per semplificare le procedure, ha poi suggerito di prevedere l’erogazione automatica di alcuni benefici.

Ivana Garione (Moderati) ha chiesto approfondimenti su esonero contributivo e assegno di inclusione, Lorenza Patriarca (PD) sui fondi riguardanti il reddito di libertà, Silvia Damilano (Torino Bellissima) sui tempi di erogazione delle misure dopo la presentazione delle domande.

Per Silvio Viale (+Europa & Radicali Italiani) i benefici riguardanti le vittime di violenza dovrebbero essere estesi a tutte le persone lgbt.

Sara Diena (Sinistra Ecologista) ha domandato maggiori informazioni sulle donne maggiormente coinvolte e ha proposto di includere nei benefici anche le donne trans.

L’assessore ai Diritti Jacopo Rosatelli ha ringraziato il direttore Inps e la struttura per il prezioso lavoro e ha ribadito l’importanza di attivare percorsi di formazione rivolti al personale socio-sanitario ed educativo, in collaborazione con la Città di Torino e le altre Istituzioni, per individuare e supportare le vittime di violenze e abusi.

La presidente Elena Apollonio (Alleanza dei Democratici – DemoS) ha annunciato ulteriori approfondimenti in Commissione. con i centri anti-violenza.

Massimiliano Quirico