Chiude Idrosapiens a Leinì: 48 licenziamenti

La sede di Leinì della Idrosapiens (immagine della pagina Witzenmann.it)

L’obiettivo è ottenere una ricollocazione dei dipendenti. Dopo i casi della Lear e della Te Connectivity chiude Idrosapiens di Leinì, azienda metalmeccanica ad alta tecnologia nei settori energetico e aerospaziale. “Siamo increduli perchè il settore aerospaziale è in espansione nel torinese; la proprietà è la multinazionale tedesca Witzenmann – oltre 4300 dipendenti ed un fatturato di 730 milioni di euro – che a fine gennaio ha deciso senza consultarci l’avvio della procedura di licenziamento dei quarantaquattro dipendenti di Leinì e dei quattro dell’ufficio commerciale di Cormano (Mi)” hanno riferito i delegati sindacali ascoltati dalla Commissione Lavoro a Palazzo civico. Una storia dei nostri giorni; il mercato crollato negli ultimi anni a causa della pandemia si somma alle sanzioni economiche legate ai conflitti bellici in corso e alla crescente decarbonizzazione. Idrosapiens è in liquidazione e lascia l’Italia nonostante operi a pochi chilometri da Leinì una realtà come la Città dell’aerospazio di Corso Marche. La scelta della case madre “è incomprensibile” argomentano i delegati; Idrosapiens vanta macchinari e lavoratori di alto livello, segno di politiche aziendali slegate dai territori con decisioni prese a migliaia di chilometri da Torino. L’auspicio del presidente della Commissione – Pierino Crema (Pd) – è l’apertura di un’interlocuzione reale tra lavoratori e proprietà; nei giorni scorsi i delegati di Idrosapiens sono stati ricevuti in Regione e il 15 febbraio incontreranno per la terza volta in poche settimane il liquidatore. Ai lavori della Commissione che seguirà da vicino l’evolversi della vicenda sono intervenuti l’assessora Comunale al Lavoro Pentenero e i Commissari Sganga – Santiangeli – Viale – Tuttolomondo. 

(Roberto Tartara)