Centro di Formazione Musicale, la cultura si fa welfare territoriale

Il Centro di Formazione Musicale, attivo dal 1979, è stato presentato in commissione Cultura

Poche definizioni sono abusate più di “fiore all’occhiello”, per cui eviteremo di chiamarlo così. Ma certamente il Centro di Formazione Musicale (CFM) di corso Taranto 160 è un qualcosa di notevole nel panorama culturale torinese. Erede dei Corsi di formazione musicale varati nel 1979, il CFM è stato presentato ai consiglieri e consigliere della V commissione Cultura, presieduta da Lorenza Patriarca, alla presenza dell’assessora Rosanna Purchia. Presentazione basata su numeri solidi: per l’anno formativo 2022-23 (ottobre – giugno), gli allievi e allieve  sono 522, con un’età che varia da un minimo di tre a un massimo di 81 anni ( i minori sono 138, gli ultraquarantenni 183). Da notare come il numero delle iscrizioni, nell’ultimo anno formativo prima del Covid, fosse a quota 409, sceso poi durante il biennio pandemico fino a 370.  L’incremento è stato quindi ragguardevole. Agli allievi e allieve sono dedicate undicimila ore di insegnamento suddivise tra 70 corsi individuali e 58 collettivi (teorici e pratici): due gli indirizzi, quello classico e quello jazz.

Quasi tutto si svolge nella sede di corso Taranto 160, con alcune attività  in quelle di via Manin 20 e via Bardonecchia 40. Un dato interessante è costituito dal bilancio del Centro, che pareggia a 417 mila euro, al netto dei costi di sedi, portierato e acquisti: la Città di Torino versa per l’anno formativo 2022-23 140.000 euro, altri 65.000 arrivano da Fondazione per la Cultura – Intesa. Le rette pagate dagli studenti e studentesse ammontano a 212.000, coprendo quindi un po’ più di metà delle entrate. Il costo delle iscrizioni è di 20 euro annui, ci sono poi le rette per le attività:  da un minimo di 180 euro/anno per il laboratorio di gioco musicale a un massimo di 840 euro/anno per il percorso preaccademico. Prezzi, è stato fatto notare in commissione, inferiori del 30% a quelli medi delle scuole di musica a Torino. Ci sono poi pacchetti per lo studio dello strumento che comprendono un numero limitato di lezioni specifiche, e altre iniziative.

Dietro tutto questo, oggi come agli esordi del 1979, c’è ovviamente una visione: quella per la quale il fare musica insieme è un valore aggiunto per la qualità della vita. Da questo punto di vista, il Centro di Formazione Musicale si propone quale servizio di base che genera cultura e attraverso di essa, integrazione sociale. La musica, anzi, per essere più precisi la formazione musicale, diventa così a pieno titolo uno strumento di welfare per il territorio. Per ogni ulteriore informazione: http://www.comune.torino.it/corsimusica/ )

C.R.