Qual è lo stato di salute dell’aeroporto di Torino? A differenza di notizie preoccupanti riportate recentemente dai media, lo scalo di Caselle punta a superare nuovamente i 4 milioni di passeggeri all’anno, grazie anche ad un piano di investimenti, per il periodo 2020 – 2023 pari ad oltre 45 milioni, +58% rispetto ai quattro anni passati.
Lo ha sottolineato l’Amministratore delegato di Sagat, Andrea Andorno, nel corso di una riunione della commissione Turismo che si è svolta a Palazzo Civico.
I dati sono incoraggianti. Il mese di gennaio, con i suoi 333 mila passeggeri, è stato il secondo miglior gennaio di sempre, dopo un 2019 che ha registrato complessivamente 3 milioni e 950 mila passeggeri, poco meno di 133 mila rispetto al 2018.
Ma non saranno solo gli investimenti a rilanciare l’aeroporto di Torino che, dopo Milano, Roma e Venezia è quello meglio collegato con i principali hub europei.
Previsti, per quest’anno, nuovi collegamenti. Già attivi i voli con Comiso, in Sicilia, (2 frequenze settimanali con Blue Air), verso la capitale dell’Ucraina Kiev (2 frequenze settimanali con Sky Up) e l’isola greca Mykonos (1 frequenza settimanale con Volotea), saranno raddoppiati i voli verso Napoli grazie alla compagnia Easy Jet con due voli al giorno.
Dal punto di vista occupazionale, sono 2.650 i lavoratori dello scalo che salgono a 12.700 con l’indotto.
Federico D’Agostino