Cascina Roccafranca, tra scoiattoli, corsi e partite di burraco

Un momento del sopralluogo della IV commissione Servizi sociali alla Cascina Roccafranca

Per chi arriva alla Cascina Roccafranca, in via Rubino all’angolo di via Gaidano, a dare il benvenuto sono gli scoiattoli grigi che pullulano nell’area verde circostante. Non temono di avvicinarsi alla persone, anche perché parliamo di un posto che negli ultimi dodici mesi ha registrato circa 50.000 passaggi, cosicché la reciproca presenza tra gli esseri umani e i simpatici animaletti rappresenta la normalità. I 50.000 passaggi annui, in ripresa dopo la fase più acuta dell’epidemia Covid (prima della quale erano il doppio) sono il riscontro di un’assidua frequentazione, incentrata su una vasta gamma di attività culturali, ricreative e associative. Qui si può giocare a burraco, usufruire della sala studio, bere una bibita o farsi una spaghettata nel bar e nel ristorantino gestiti da una cooperativa sociale organizzare una festa di compleanno o seguire un corso di educazione finanziaria.

La IV commissione nell’ampio cortile interno della struttura, che ospita anche spettacoli estivi

In un anno sono state 3500 le persone che hanno preso a parte a circa 100 corsi: dal pound fitness al lavoro a maglia, dalla lingua piemontese al teatro di improvvisazione, senza parlare dei laboratori musicali o dei corsi di dizione. Sono anziani, giovani, famiglie, bambini a frequentare quello che ormai da anni è diventato un punto di riferimento per un quartiere densamente abitato come Mirafiori Nord, nella periferia sud ovest della città. Quartiere composito, con un mix sociale che comprende case popolari con qualche problema e complessi residenziali abitati da professionisti, insegnanti e funzionari. Per tutti Cascina Roccafranca, una delle “Case di quartiere” che punteggiano la nostra città, offre servizi e opportunità, proponendosi come un riferimento di cittadinanza attiva e anche di ascolto e aiuto, ad esempio con lo sportello sociale (sportellosociale@cascinaroccafranca.it) che nell’ultimo anno ha preso i carico 200 casi di natura diversa.

Il desk di accoglienza all’ingresso della Cascina

Una bella iniziativa, tra quelle illustrata dai responsabili della Cascina ai componenti della IV commissione Servizi sociali (guidata nel sopralluogo dal vicepresidente Piero Abbruzzese e dal presidente della Circoscrizione 2, Luca Rolandi), è quella dell’iscrizione sospesa. Ispirata alla tradizione napoletana del caffè sospeso, consente a coloro che si iscrivono a una delle attività a pagamento (altre sono gratuite) di versare un ulteriore contributo volontario per finanziare l’iscrizione di persone che sarebbero altrimenti impossibilitate a farlo. Per ogni informazione relativa alle attività di Casina Roccafranca, consultare il sito www.cascinaroccafranca.it oppure scrivere a inforoccafranca@comune.torino.it

Claudio Raffaelli