19 camere della capienza di due o cinque posti letto distribuite su due piani, con ampi spazi comuni per la socializzazione, lo studio, la preparazione dei pasti e il loro consumo. In tutto, 1600 metri quadrati, dove potranno essere ospitate fino a 57 persone. Sono i numeri di “Casa Farinelli”, in zona Mirafiori Sud, struttura destinata a fornire un tetto temporaneo nei casi di emergenza abitativa, in particolare legati agli sfratti. I lavori sono ormai terminati anche al piano terreno, mentre al primo piano vivono già alcuni nuclei familiari. Locali ampi e luminosi, ricavati come sono dalle aule di quella che fu una delle tante scuole realizzate a tamburo battente durante l’esplosione demografica della seconda metà degli anni Sessanta e dei primi anni Settanta. Certo, i servizi igienici sono in comune, naturalmente con spazi separati per uomini e donne, ma interamente rinnovati e forniti di docce. Per una permanenza di qualche mese – ma spesso sono anche più brevi – gli spazi sono adeguati, e i bambini che sfrecciano trillando nei corridoi, inseguiti dai richiami delle madri, sembrano a loro agio tra le pareti verniciate di fresco a tinte pastello e le ampie vetrate, che si affacciano in parte su un giardinetto e in parte sul parcheggio.
Gli ingegneri del Comune che accompagnano il sopralluogo della commissione Servizi Sociali, presieduta da Antonino Iaria, illustrano le soluzioni “low cost” (gli infissi metallici anni Settanta risistemati ma non sostituiti, ad esempio) che hanno consentito di mettere a disposizione della Città, e dei suoi cittadini più fragili, una struttura completamente a norma in tempi abbastanza rapidi, nonostante la cronica scarsità di risorse finanziarie. A gestire la struttura per conto della Città di Torino sono gli operatori ed operatrici dell’AICS Torino, che raccontano come stiano prendendo vita, progetti di volontariato sociale da effettuarsi a cura degli ospiti stessi, in campi come il contrasto allo spreco alimentare o il bricolage, anche grazie alla disponibilità di alcune imprese commerciali del territorio.
Claudio Raffaelli