Caro bollette; sale da 35 a 180 milioni la spesa della Città

Gli smart meter

Occorre partire da un dato fornito dall’ingegner D’Arpa in Commissione Ambiente pochi giorni fa: il Comune di Torino stima nel 2023 una spesa di centottanta milioni di euro in bollette energetiche rispetto ai trentacinque annuali pagati negli esercizi antecedenti il 2021. Antonio D’Arpa è l’Energy manager dell’amministrazione comunale di Torino e come previsto dalla normativa opera dal 2017 con l’obiettivo di supportare la Città nelle politiche di riduzione dei consumi per un uso efficiente dell’energia negli edifici. Il lavoro non manca, ha commentato D’Arpa, ricordando che il patrimonio municipale è costituito da circa ottocento edifici oltre all’illuminazione pubblica e semaforica; un’opera svolta da uno staff composto da cinque dipendenti della Città. Gli studi in collaborazione con il Politecnico di Torino hanno confermato che alcuni edifici consumano più della media perchè costruiti almeno una sessantina di anni fa senza applicare metodologie di risparmio energetico che all’epoca non erano considerate. Grazie all’uso di una settantina di contatori intelligenti – gli smart meter – oggi sono noti dati dettagliati sui consumi dell’energia elettrica e si è riscontrato un ingente consumo nella

fascia oraria F3 – la notte dalle 24 alle 7 e i festivi 0-24 – stimata del 35 per cento dei consumi che sommata alla fascia F2 – la sera dalle 19 alle 23 e il sabato 7-23 – raggiunge il 50 per cento complessivo dei consumi. In alcuni casi come per le piscine e gli impianti sportivi si tratta dell’applicazione di norme igienico sanitarie che non prevedono spegnimenti notturni ma in altri casi sono in corso accertamenti per analizzare i consumi durante la chiusura al pubblico delle strutture. Oltre ai contatori di nuova generazione, D’Arpa ha evidenziato che Torino è l’unica grande città italiana ad adottare la certificazione internazionale Uni Iso 50001 per migliorare la resa in dodici edifici – tra cui gli uffici in piazza San Giovanni, l’anagrafe di via Giulio, la struttura di via Meucci, una piscina e alcune scuole – dove si sono ridotti i consumi applicando gli standard chiesti dalla certificazione: nel 2023 sarà inserito anche il parco auto. Ai lavori della Commissione presieduta da Claudio Cerrato (Pd) sono intervenuti la vicesindaca Michela Favaro e i consiglieri Ravinale, Garione, Crema, Viale, S. Damilano.

 

(Roberto Tartara)