Potrebbero iniziare nei primi mesi del 2022 per la progressiva riqualificazione del compendio di Torino Esposizioni. Le tempistiche sono state illustrate oggi pomeriggio durante una riunione congiunta delle commissioni Urbanistica e Patrimonio, presiedute rispettivamente da Damiano Carretto e Antonio Fornari alla quale ha preso parte il vicesindaco Guido Montanari.
Lo studio di fattibilità per la riqualificazione del complesso imperniato sul padiglione Nervi e su quello Morandi (che da vari anni ospita “Natale in Giostra”) era stato presentato alcuni mesi fa nel corso di una conferenza stampa. Il Politecnico, in una logica di centralizzazione delle proprie attività, oggi articolate su 55 sedi diverse, intende utilizzare il padiglione progettato nel 1959 da Riccardo Morandi, in gran parte ipogeo (sotterraneo), insieme ad alcune altre strutture attigue al Padiglione disegnato da Pierluigi Nervi, per ospitare attività didattiche e di ricerca: questo dopo importanti lavori di adeguamento e ampliamento.
Il nucleo centrale del padiglione Nervi, al quale varranno aggiunti due piani sotterranei, dovrebbe in futuro ospitare la Biblioteca civica centrale. Al momento mancano i fondi, per cui la progettazione terrà conto della possibilità che le due parti del progetto, quello del campus universitario (il Politecnico ha maggiori disponibilità finanziarie) e quello della biblioteca civica, procedano con tempi diversi. In attesa dell’allestimento a biblioteca, il padiglione Nervi – dopo alcuni interventi – potrebbe essere utilizzato come sede espositiva e per eventi, come è avvenuto per decenni. L’idea di fondo è comunque quella di realizzare un vero e proprio campus della cultura, aperto alla città nel suo complesso.
Ultimato lo studio di fattibilità, è stato spiegato in commissione da esponenti del Politecnico e del raggruppamento temporaneo di ICIS Srl, le prossime fasi prevedono a partire dai primi mesi del 2019 una serie di sondaggi geologici e geotecnici, oltre alle verifiche delle strutture, che hanno ormai più di mezzo secolo di vita: i risultati dovrebbero aversi intorno a maggio dello stesso anno. L’individuazione dei progettisti e la stesura del progetto porteranno presumibilmente a fine 2010, inizio 2021. Per affidare i lavori, il cui importo dovrebbe ammontare a 40 milioni di euro (in parte ancora da reperire) occorrerà una gara a livello europeo. Alla fine, l’inizio del 2022 dovrebbe vedere l’apertura del cantiere.
Claudio Raffaelli