Il Consiglio comunale ha approvato (40 voti favorevoli su 40 votanti) il Regolamento che stabilisce i criteri per il canone per gli operatori che svolgono la propria attività commerciale su suolo pubblico (mercati in primis ma anche strutture attrezzate, mercatini periodici tematici e vendita diretta degli imprenditori agricoli).
Sono escluse dalla disciplina speciale le attività commerciali effettuate in occasione delle Feste di Via o manifestazioni, che continueranno a seguire il regime ordinario basato sul numero dei posteggi in relazione alla categoria attribuita, dal Piano Mercati, alle strade e agli spazi pubblici.
Restano escluse anche le strutture edilizie (chioschi) così come il commercio itinerante.
La prima grande trasformazione è data dal pagamento a giornata per tutti e solo nel caso in cui si monti il proprio banco, con il vantaggio di pagare poco per volta, solo il dovuto e non in unica soluzione annuale. La seconda novità è la nascita del Canone Unico, una sola tariffa che comprende l’occupazione del suolo e la raccolta rifiuti, semplificando il pagamento in un’unica soluzione.
La tariffa del canone è determinata dallo spazio occupato, dalla tipologia e durata della concessione e dal valore economico del posteggio (valore rapportato alla categoria delle strade e degli spazi pubblici in cui si trova e dalle tariffe diversificate della Tari).
Il Regolamento prevede riduzioni, fino all’azzeramento della tariffa per gli operatori dei mercati che esercitano la loro attività commerciale in zone cittadine interessate da lavori di pubblica utilità e che impediscono il traffico stradale o pedonale, per un periodo superiore a sei mesi.
C’è un terzo cambiamento regolamentare ed è l’applicativo informatico Merc@to che permette il pagamento giornaliero del canone degli operatori che occupano un posteggio fisso del mercato o temporaneamente. Infine, il dispositivo elettronico, permette alla Polizia municipale, di gestire l’assegnazione dei posteggi liberi nei mercati e la rilevazione delle assenze e delle presenze.
Prima della votazione l’assessore al Commercio Alberto Sacco ha posto l’accento sul vantaggio per gli operatori di mercato di effettuare il pagamento giornaliero ( e solo in caso di presenza) invece che annualmente. Così come la possibilità di corrisponde re il canone occupazione suolo e Tari.
E’ seguito un dibattito in aula:
Fabrizio RICCA (Lega Nord)
Finalmente si arriva al pagamento quotidiano e solo se l’operatore del mercato è presente.
Maria Grazia GRIPPO (PD)
Non è stato spiegato in commissione il perchè dei tanti coefficienti per definire il canone. Questo non è il trattamento migliore che si poteva applicare agli operatori.
Andrea RUSSI (Mov5stelle)
Con l’approvazione della tassa unica giornaliera, attesa da tanti anni da tutti gli operatori dei mercati, abbiamo realizzato un altro punto del nostro programma elettorale del 2016. La tassa giornaliera consente un duplice vantaggio: l’ambulante paga solo se piazza il banco mentre il Comune incassa subito il tributo.
Francesco TRESSO (Lista civica per Torino)
Ho chiesto all’assessore Sacco se ci sono state interlocuzioni con Anci, che ha prodotto emendamenti. Non mi è stata data risposta. Si è voluto votare subito questa delibera mentre necessitava di ulteriori approfondimenti
Federica SCANDEREBECH (Forza Italia)
Forse si poteva avere uno sgravio maggiore per gli operatori di mercato. Mi preoccupa che Anci si sia espressa in modo diversi.
Raffaele PETRARULO (Lista civica Sicurezza e Libertà)
Rilevo che i pareri delle Circoscrizioni sono scaduti. Si deve affrontare soprattutto il fenomeno dell’abusivismo nelle aree di mercato. A gennaio 2021 fare ulteriori riduzioni.
Antonio FORNARI (Mov5stelle)
Questa delibera faceva parte del nostro programma e l’Amministrazione è riuscita a portarla in aula.
Aldo CURATELLA (Gruppo misto di minoranza – Azione)
Pongo due domande all’assessore. La prima riguarda i 16 criteri per definire il Canone e che non portano semplificazione. Nella seconda domanda chiedo perchè l’assessore non ha portato direttamente la delibera in aula.
L’assessore Sacco ha replicato che i 16 criteri sono attivi da 10 anni e mai nessuno li ha contestati. Ha poi precisato che ha lasciato la delibera in un’altra riunione di commissione perchè i consiglieri avevano chiesto un approfondimento.
Tony De Nardo