La foto è del luglio 1946, a Torino faceva un gran caldo già allora, in estate, ma negli ultimi anni il termometro e i tassi di umidità sembrano schizzare alle stelle, in una corsa inarrestabile. Con 27 voti a favore e una sola astensione, il Consiglio comunale chiede che i luoghi pubblici di interesse culturale, dotati di impianto di condizionamento, accolgano gratuitamente gli anziani e le persone fragili nei momenti di massima “allerta calore”. Questo anche trovando anche un accordo con il Ministero della Cultura, tenendo conto dell’importante opportunità di offrire una risposta contro l’emergenza caldo che sia anche di qualità culturale.
L’intenso calore, che ormai si avvia ad essere una costante, non più una situazione sporadica o emergenziale, mette a forte rischio i segmenti più fragili della popolazione, gli anziani ma anche le persone con disagio sociale, prive di occupazione o con reddito inadeguato. Ragion per cui, la Sala Rossa ritiene opportuno lavorare per moltiplicare le opportunità di trovare gratuitamente refrigerio in questi mesi di canicola.
Nel corso del dibattito che ha preceduto la votazione del documento, sono intervenuti in sostegno dell’atto, oltre al primo firmatario Antonio Ledda, i consiglieri Fissolo, Crema, Apollonio, Viale e Garione. Anche l’assessore Rosatelli ha espresso apprezzamento per la proposta, ricordando come il servizio Aiuto Anziani della Città di Torino sia strutturale e costantemente attivo.
Claudio Raffaelli