Il Consiglio comunale ha oggi approvato, all’unanimità dei presenti, la delibera di variazione di bilancio che include in entrata il trasferimento di fondi effettuato dal Ministero dell’Interno quale misura urgente di solidarietà alimentare, a fronte dell’emergenza dovuta alla pandemia in atto. La delibera, presentata in aula dall’assessore Sergio Rolando, consente di incamerare 4.624.000 euro circa, che verranno massima parte utilizzati per i buoni spesa destinati ai cittadini in difficoltà, mentre 880.000 saranno destinati ai fondi di solidarietà alimentare gestiti dai Servizi sociali.
La delibera istituisce anche i capitoli di bilancio necessari per poter introitare le donazioni dei privati destinate alle attività di solidarietà alimentare e per la conseguente spesa. Vengono inoltre registrati in entrata un contributo della Città Metropolitana per il diritto allo studio pari a circa 660.000 euro e un contributo della Fondazione per la Cultura, di 30.000 euro, per aggiornare il sito web delle Biblioteche Civiche.
Il voto sulla delibera è stato preceduto da un dibattito, aperto dal capogruppo del PD Stefano Lo Russo il quale, perplesso sulla gestione dei buoni spesa tramite la società privata che gestisce i ticket comunali, fatto che escluderebbe gli esercizi commerciali non convenzionati, ha proposto poi una regia del Comune per le iniziative di spesa solidale e annunciato voto favorevole sulla delibera.
Maria Grazia Grippo (PD) si dice soddisfatta per la scelta del suo gruppo di ricercare propositività e concretezza, convinta che non servano inutili polemiche, ma la volontà di cercare soluzioni e di non alimentare polemiche, anche su questo atto.
Silvio Magliano (Moderati) ravvisa da parte dell’Amministrazione una mancanza di attenzione nella scelta dell’azienda incaricata. E dall’azienda si sarebbe aspettato un ulteriore gesto di solidarietà. Rilancia, infine, l’idea della “spesa sospesa”, che il volontariato torinese è in grado di supportare.
Antonio Fornari (M5S) apprezza il cambiamento di rotta delle minoranze, e la conseguente convergenza su temi importanti. Ricorda poi che la risposta immediata dell’Amministrazione, ha permesso di consegnare i primi buoni spesa già questa mattina.
Osvaldo Napoli (FI) ha rievocato la tradizione solidaristica della nostra città, esprimendo soddisfazione per il fatto che la società civile e il Comune stesso ne siano stati all’altezza. Da parte sua Marina Pollicino (Gruppo misto – Connessione civica) ha proposto l’istituzione di una Commissione speciale per monitorare gli sviluppi dell’emergenza, che potrebbe protrarsi ancora per mesi, invitando a vigilare sugli eventuali abusi relativi ai buoni spesa.
Federica Scanderebech (Gruppo misto – Rinascita Torino) ha insistito sull’opportunità di una migliore comunicazione, anche verso soggetti fragili come gli anziani, invitando a severi controlli su eventuali abusi e suggerendo sinergie coi ristoranti chiusi per panieri di prodotti calmierati
La capogruppo M5S Valentina Sganga si è congratulata per la rapidità di risposta della Giunta, che ha saputo utilizzare strumenti innovativi per la solidarietà, e ha ringraziato chi ha attivato servizi di spesa sospesa e altre iniziative solidali. Ha poi auspicato interventi governativi di sostegno al reddito permanenti.
Il consigliere del Gruppo misto di Minoranza, Aldo Curatella, ha rimarcato la necessità di ulteriori interventi per una progressiva ripartenza. Si è però detto perplesso sulla gestione emergenziale: serve un maggior aiuto ai piccoli commercianti e sarebbe meglio evitare di distribuire i buoni spesa alle anagrafi.
Gli indirizzi della delibera sono chiari per Deborah Montalbano (DemA), che ha però sottolineato come molte famiglie siano rimaste escluse dagli aiuti: gli strumenti vanno intensificati, tempestivamente – ha detto.
Raffaele Petrarulo (Lista civica sicurezza e legalità) si è chiesto come verranno gestite le somme per i buoni alimentari. Chi è in difficoltà non ha la possibilità di accedere a internet. Occorreva forse fare una graduatoria, capire se i richiedenti avevano un lavoro, un reddito, e a quale nucleo appartenessero. E il Servizio sociale comunale aveva molti dati. Occorreranno controlli sui buoni rilasciati, in base alle certificazioni dei redditi. Per Viviana Ferrero (M5S), la gestione veloce era necessaria e sarà controllabile da parte di tutti. La situazione sanitaria perdurerà e occorre porre freno agli sprechi di cibo. I buoni ora sono esauriti, spero in nuove donazioni indirizzate nel conto corrente emergenza. Torino è città solidale, e ancora lo sarà.
Assessore ai sistemi informativi, Marco Pironti: Il tema dell’emergenza non ci ha portato a lavorare in modo superficiale. Siamo la prima città ad aver attivato i buoni alimentari e va considerato che il cinque per cento è una percentuale di commissioni bassa rispetto al solito. Oggi abbiamo condiviso il tema con le associazioni e pattuito una soglia massima di commissioni che varrà per tutti, piccoli e grandi commercianti. Il 29 marzo, subito dopo l’ordinanza, abbiamo attivato subito una task force per analizzare i flussi con l’idea di limitare al massimo gli spostamenti delle persone. Venerdì scorso è stato avviato il call center (gestito da impiegati comunali) alle ore 10.00. In pochi minuti era attivo, alle ore 10.17, e senza nessun ‘crash’ fino alle ore 22. Le domande sono state acquisite e oggi il cittadino può ancora fare richiesta, anche se tutte le risorse sono state allocate. Stamattina è stato distribuito il primo milione di euro e abbiamo risposto ai primi 2.700 nuclei familiari: 2.141 hanno acquisito il buono e circa settemila euro sono stati spesi entro un’ora, in 50 esercizi commerciali differenti.Criticità non ci risultano; meno di venti persone si sono recate fisicamente all’anagrafe. La situazione è dunque sotto controllo, ha concluso l’assessore.
Nell’ambito delle dichiarazioni di voto, Eleonora Artesio (Torino in Comune) ha ricordato la necessità di garantire questa possibilità anche ai settori sociali con minore capacità di relazione, tema ripreso anche da Francesco Tresso (Lista Civica per Torino) ha ricordato la gravità del momento che rende queste misure non ancora sufficienti, necessitando un approccio a livello europeo.
(A cura dell’Ufficio stampa del Consiglio comunale – Redazione di cittAgorà)