Approfondimenti nella seduta di Commissione di stamane riguardo la distribuzione dei buoni spesa alimentari per beni di prima necessità verso le fasce di cittadini più deboli a seguito dell’emergenza sanitaria in corso. Le Commissioni 4^, 1^, 3^ e Smart City riunite in seduta congiunta hanno ascoltato l’assessore ai servizi informativi, Marco Pironti, per un aggiornamento sulla stato dell’arte.
Il rappresentante della Giunta ha confermato che la disponibilità dei circa 4,6 milioni di euro destinati alla Città di Torino è stata regolarmente assegnata ai richiedenti. L’operatore privato incaricato della gestione del servizio, lo stesso fornitore del Comune per i buoni pasto ai dipendenti comunali, ha concordato con l’amministrazione comunale una commissione del 4 per cento del fatturato. Una provvigione molto più bassa del solito – ha detto Pironti – legata all’emergenza che stiamo vivendo, considerato che è del 15 per cento l’appannaggio abituale per questo genere di servizio per i buoni pasto dei dipendenti del Comune. Molto accelerata la procedura di pagamento: gli esercenti saranno pagati entro cinque giorni, invece dei settanta abituali. E proprio riguardo agli esercizi commerciali coinvolti è stata fornito un dettaglio delle categorie commerciali coinvolte. Sono centocinquanta le attività commerciali coinvolte: il 25 per cento sono centri della grande distribuzione, il 60 per cento sono supermercati di prossimità, e il rimanente 15 per cento è formato da piccoli esercizi. Nell’elenco si inseriranno a breve anche 30 punti vendita CRAI, piccoli supermercati a gestione familiare, sprovvisti inizialmente della dotazione necessaria per entrare nella rete del servizio.
I quartieri dove sono stati distribuiti il numero maggiore di buoni alimentari sono in prevalenza nella zona nord della città: Madonna di Campagna, Barriera di Milano, Borgo Vittoria, Le Vallette, Aurora, San Donato e Parella sono gli agglomerati dai quali sono giunti maggiori domande.
Alla seduta di Commissione molto partecipata sono intervenuti i consiglieri Tresso, Lavolta, Albano, Tisi, Montalbano, Grippo, Artesio, Fornari, Scanderebech e gli assessori Sacco e Schellino.
Roberto Tartara