Bilancio 2021. I servizi pubblici a domanda individuale

 

Ogni anno il Comune, contestualmente al Bilancio previsionale, deve presentare la misura percentuale dei costi di tutti i servizi pubblici a domanda individuale finanziati da tariffe, contribuzioni o entrate specificatamente destinate.

La delibera, approvata dal Consiglio comunale del 25 gennaio (con 21 voti favorevoli, 5 contrari e 2 astenuti) individua il costo, i proventi e l’elenco dei servizi (case di riposo, asili nido, impianti sportivi, musei, spettacoli e mostre, mense comprese quelle scolastiche, bagni pubblici, colonie e soggiorni stagionali, corsi extrascolastici, mercati e fiere, servizi turistici).

Tra i servizi con le spese maggiori rispetto agli altri sono le mense, gli asili nido e gli impianti sportivi (con riferimento alle previsioni dell’esercizio 2021) includendo le spese per il personale, l’acquisto di beni e servizi e gli oneri di ammortamento degli impianti e attrezzature.

La misura percentuale di copertura dei costi complessivi (che non deve essere inferiore al 36%) è del 49,67% (Entrate € 40.316.009 e le Spese € 81.169.354,91).

Prima della votazione, l’assessore al Bilancio, Sergio Rolando ha brevemente illustrato la delibera definendo la percentuale di copertura dei costi complessivi dei servizi a domanda individuale (49,67%). E’ intervenuta successivamente la consigliera Eleonora Artesio che, esplicitando il proprio voto contrario, ha detto che gli indirizzi fissati dalla delibera sono dannosi, non usano la leva della compartecipazione e non intervengono sulle diseguaglianze sociali, quindi ha concluso, che l’atto non è indirizzato al miglioramento dei servizi della Città.

Tony De Nardo