Torino sempre più ciclabile. I dati segnalano un incremento deciso. Lungo corso Francia ci sono 4000 passaggi al giorno, in corso Castelfidardo 2300, Lungo Dora Siena è percorsa da 1500 ciclisti quotidianamente, stesso numero per via Bertola. Nelle commissioni I, II e VI sono stati presentati gli interventi a breve e medio termine che saranno effettuati grazie alle risorse economiche giunte dalla riconversione in legge del decreto del 12 agosto scorso del Ministero dei Trasporti. Si tratta di € 4,9 milioni per Torino e € 4,6 milioni per la Città metropolitana. Per ora si è cominciato a progettare un Piano per Torino che è stato diviso settori: la manutenzione delle piste ciclabili esistenti, i nuovi tratti e l’adeguamento dei controviali. Si dovranno rimettere in sesto i tratti: dalla Palazzina di Stupinigi lungo i corsi Agnelli e Duca degli Abruzzi; l’asse di corso Marconi; da corso Giulio Cesare a corso Romania. Nuovi percorsi sono previsti in via Tirreno fino a piazza Marmolada, da via Gorizia a via Tolmino e in Barriera di Milano, da via Ponchielli fino corso Taranto. Tra i collegamenti con i comuni della cintura torinese risalta il percorso tra via Chambery che arriva all’Università di Agraria che ha sede a Grugliasco; da Stazione Stura a Mappano e da via Lanzo a Venaria.
Nel progetto ci sono tanti piccoli interventi da effettuare per collegare diverse piste ciclabili, anche con tragitti che prevedono il cordolo stradale o la striscia sull’asfalto che delimita lo spazio per le biciclette come il completamento della pista ciclabile di via Nizza fino a piazza Bengasi.
L’assessora alla Mobilità Maria Lapietra ha affermato che ci saranno altri confronti con le circoscrizioni, Città metropolitana, Regione Piemonte e Consulta mobilità ciclistica e che ogni intervento sarà raccordato a tutta la mobilità e alle barriere architettoniche.
Tony De Nardo