Parlare di Bianca Guidetti Serra (1919 – 2014) significa parlare di un bel pezzo di storia del movimento operaio e democratico piemontese. Una storia che ha contribuito a costruire e rappresentare con il suo multiforme impegno, come avvocata nei tribunali e come eletta negli organi istituzionali, la Camera dei Deputati come il Consiglio comunale di Torino, il quale nel 2019 le ha intitolato una bella biblioteca di quartiere, nel cuore del centro storico (http://www.comune.torino.it/cittagora/in-breve/da-oggi-la-biblioteca-civica-bianca-guidetti-serra.html ). E prima ancora,come giovane partigiana, un periodo che lei riassumeva con una sola frase: “Ho fatto quel che dovevo fare”.
E’ per ricordare questa figura poliedrica e coerente di donna,militante, amministratrice pubblica e professionista che il Centro studi Piero Gobetti, la sezione “Eusebio Giambone” dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, l’Unione delle Donne in Italia (UDI) e l’Unione delle Donne del Terzo Millennio, hanno organizzato questo pomeriggio un partecipato convegno, Per giusta causa. Bianca Guidetti Serra nel ‘900. L’evento è stato promosso in collaborazione con il Comitato Nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Bianca Guidetti Serra e con il Polo del ‘900, che ha ospitato i lavori in una delle sue sale.
Consiglio Regionale del Piemonte, Consulta femminile del Piemonte, Comitato Resistenza e Costituzione, così come la Città di Torino (per l’occasione rappresentata dalla vicepresidente del Consiglio comunale, Viviana Ferrero) hanno patrocinato l’iniziativa.
Claudio Raffaelli
L’ultimo saluto a Bianca Guidetti Serra in Sala Rossa, nel 2014: http://www.comune.torino.it/cgi-bin/cittagora/exec/view.cgi/1/12920