Attivo da 17 anni a Torino, il Banco Farmaceutico è la prima associazione nata in Italia per rispondere al bisogno farmaceutico delle persone indigenti.
Ha sede in via Brunetta 11 a Torino, dove l’11 aprile 2019 si sono recati in sopralluogo consigliere e consiglieri comunali delle Commissioni III, IV e VI.
Nato nel 2003 per iniziativa di due amici, costituitosi in associazione nel 2010, il Banco conta 40 volontari stabili per il recupero giornaliero di farmaci non scaduti e la collaborazione di 131 farmacie (tra cui tutte le farmacie comunali) e di 25 enti, tra cui Federfarma e l’Ordine dei Farmacisti.
Vengono raccolti farmaci validi (con scadenza ad almeno 8 mesi), in confezioni chiuse (mai iniziate) e complete di “bugiardino”, di solito non più utilizzati a causa del cambio di terapia o del decesso dei pazienti. Per legge, non vengono recuperati farmaci ospedalieri (li ritira però la Città della Salute), farmaci sottoposti alla catena del freddo e stupefacenti.
Ci sono poi donazioni aziendali ed eventi speciali, come la Giornata di raccolta del farmaco, che solo nel 2019 ha coinvolto 246 farmacie e recuperato farmaci del valore di 190mila euro.
Nel 2018, da 25 aziende farmaceutiche sono stati recuperati 40mila farmaci, per un valore economico di oltre 430mila euro.
Oltre a questi, nel 2018 il Banco Farmaceutico ha raccolto altri 39mila farmaci, per ulteriori 800mila euro (tra cui 322mila euro di farmaci, soprattutto tumorali, recuperati tramite la Città della Salute).
Il 90% dei farmaci viene re-distribuito gratuitamente sul territorio, gli altri vengono donati a missioni all’estero (sono stati siglati accordi con Venezuela, Etiopia, Iran, Siria, ecc.).
Massimiliano Quirico