Paolo Nespoli è famoso per essere stato uno dei finora pochissimi astronauti italiani, ma è anche un ingegnere. Anzi, un ingegnere al cubo, come ha volto lui stesso scherzare, poiché la laurea magistrale ad honorem in Ingegneria Aerospaziale conferitagli oggi dal Politecnico di Torino è la terza da lui conseguita, dopo quelle ottenute a Firenze e New York.
Il riconoscimento da parte del Politecnico subalpino è stato conferito a Paolo Nespoli da un trio togato costituito dal rettore Guido Saracco, dal referente dei corsi di studio in Ingegneria aerospaziale Dario Pastrone e dal direttore del dipartimento di Ingeneria meccanica ed aerospaziale, Massimo Rossetto, nel corso di un’affollata cerimonia aperta dal canto del Gaudeamus igitur, l’inno internazionale degli studenti universitari.
Tra i presenti nell’aula magna “Giovanni Agnelli” del Politecnico, il presidente del Consiglio comunale Francesco Sicari, in rappresentanza della Città di Torino.
Maggiore della riserva dei paracadutisti incursori dell’esercito Italiano, partecipante alla missione militare internazionale in Libano nel 1982-84, l’ingegner Paolo Nespoli ha preso parte a diverse missioni nello spazio tra il 2007 e il 2017. in totale, ha trascorso nello spazio 313 giorni, 2 ore e 36 minuti.