In commissione Istruzione, l’assessora Federica Patti ha riassunto le misure adottate in seguito alla sopraggiunta inagibilità dell’asilo di piazza Cavour, chiuso per rischio di crollo di altre parti del soffitto, una porzione di intonaco del quale era caduta nel settembre scorso.
E’ stato attivato il servizio navetta per le strutture individuate quale alternativa provvisoria di Corso Bramante, via Andreis, piazza Fontanesi (sei lattanti sono stati ricollocati in via Giolitti): partenza dal nido di via Maria Vittoria, presso il quale è previsto l’arrivo bambini con orario 7.30-9.00 (vi si tornerà alle 16.30, con presenza degli educatori sino alle 17.30). E’ poi previsto un contributo, o meglio, uno sconto di 150 euro mensili per le famiglie che non usufruiranno della navetta. La continuità didattica sarà garantita, ha assicurato l’assessora, con i novanta bambini e bambine provenienti da piazza Cavour raggruppati come in precedenza e affidati allo stesso personale che già li seguiva. E in pochi giorno dovrebbe essere pronto il piano per ricollocare la cinquantina di piccini nuovi iscritti.
Infine, i lavori di ripristino delle parti di edificio a rischio cominceranno a breve e si prevede di terminarli entro l’inizio del prossimo anno scolastico 2019-2020. Tutti i bambini e bambine già iscritti presso la struttura e ora dislocati diversamente sarà offerta la possibilità di ritornarvi quando nuovamente operativa. Le consigliere Artesio e Foglietta, nel corso della riunione di commissione, presieduta da Daniela Albano, hanno rispettivamente chiesto delucidazioni sul tema del ricollocamento dei nuovi iscritti e della ditta affidataria del servizio di navetta. Quest’ultima, hanno specificato gli uffici dell’assessorato, non sarà la stessa in queste settimane al centro dell’attenzione del Consiglio comunale per le criticità emerse nel trasporto delle persone disabili. Un rappresentante dei genitori ha espresso perplessità per il fatto che, in caso di non utilizzo della navetta, non vi sia un riconoscimento economico del disagio comunque vissuto dalle famiglie.
Claudio Raffaelli