Aprire gli archivi, pubblici o privati, significa condividere patrimoni di conoscenza e di storia.
Significa, in sostanza, mettere il grande pubblico nelle condizioni di superare le barriere per conoscere documenti, immagini, progetti, o oggetti conservati in luoghi apparentemente nascosti della Città.
Proprio per questo, la seconda edizione di Archivissima, festival ideato e sostenuto da Promemoria, organizzato in collaborazione con il Polo del ‘900, con il contributo di Intesa Sanpaolo, Compagnia di SanPaolo, Fondazione CRT, con la sponsorizzazione di Reale Mutua, FCA Heritage, Museo Lavazza e con il patrocinio di Regione Piemonte, Città di Torino, Università degli Studi e Camera di Commercio, in programma a Torino dal 12 al 15 aprile, per la prima volta avrà una declinazione tematica proprio legata al superamento delle barriere in un anno simbolico. Nel 2019, infatti, ricorrono anniversari di eventi storici del novecento legati proprio al tema delle barriere e del loro superamento: la caduta del muro di Berlino, il 9 novembre 1989, lo sbarco dell’uomo sulla Luna, nel luglio 1969, la pubblicazione del manifesto del Futurismo di Marinetti (5 febbraio 1909) modello di tutte le avanguardie artistiche.
Proprio intorno a questi tre temi sarà allestita una mostra presso il Polo del ‘900 che rappresenta la sede principale del Festival, i cui contenuti sono stati illustrati questa mattina, nel corso di una conferenza stampa presso la Nuvola Lavazza. Presso il polo del ‘900, ma non solo, si alterneranno conferenze, seminari, mostre con l’obiettivo di avvicinare il pubblico agli archivi. La stessa Lavazza ospiterà una mostra dedicata alle figurine Lavazza degli anni ’50. Venerdì 12 aprile, dalle 18 alle 23, archivi storici di enti pubblici, istituti culturali e grandi aziende apriranno, come lo scorso anno, le porte al pubblico per guidarlo alla scoperta dei patrimoni e delle storie conservate.
Anche l’Archivio storico della Città sarà visitabile, insieme, ad esempio, al Museo del Risparmio, all’archivio della Reale Mutua, al museo dei Tram storici Atts – Gtt, al museo della Radio e della Tv Rai o al recente Heritage Hub FCA, con il suo patrimonio di auto dei marchi storici torinesi. Tutto il programma di Archivissima, con l’elenco completo delle sedi archivistiche aperte, è sul sito www.archivissima.it
L’apertura degli archivi della Città, è stato sottolineato, rappresenta la volontà di coinvolgere i cittadini in un sistema, quello degli archivi pubblici e privati, dove “sistema” rappresenta non un insieme di carte o oggetti, ma anche e soprattutto di persone che lavorano con passione e dedizione con il primario interesse di conservare la conoscenza collettiva, nazionale e cittadina.
Federico D’Agostino