La legge Madia, il decreto legislativo 50/2016, ha di fatto inquadrato in via definitiva il CSI Piemonte come una società in house, un’azienda pubblica costituita in forma societaria.
In Sala Rossa, l’assessore ai Sistemi informativi, Paola Pisano, ha spiegato la necessità di adeguare lo Statuto del Consorzio alle novità normative: il Codice degli appalti introdotto dalla ‘Madia’ prevede l’istituzione presso l’ANAC (Autorità nazionale anticorruzione) dell’elenco delle amministrazioni e degli enti operanti mediante affidamenti diretti nei confronti dei propri organismi in house.
La delibera approvata dal Consiglio comunale prevede una serie di varaizioni dello Statuto del Consorzio. Con l’articolo 4 modificato è introdotta, tra le finalità del Consorzio, quella di realizzare e gestire reti ed impianti funzionali all’erogazione di servizi, anche di interesse generale, che gli Enti consorziati mettono a disposizione di cittadini e imprese.
L’attuale comma 4 dell’articolo 4 è spostato al successivo comma 5 per lasciare spazio al nuovo testo che, in recepimento del Decreto Legislativo 50/2016, prevede che il CSI operi in via prevalente a favore dei propri Enti consorziati e che l’80 per cento del suo fatturato sia conseguito nello svolgimento dei compiti ad esso affidati da questi ultimo; l’articolo 6 modificato prevede, per la parte rimanente del fatturato, la possibilità di affidare “la gestione di sistemi informativi di enti o aziende non consorziate”.
Il neo articolo 9 (ex articolo 8 del precedente Statuto), comma A, inerente le modalità di gestione prevede come le attività siano sviluppate “prioritariamente” con ricorso al personale dipendente del Consorzio; al punto D dello stesso articolo è specificato come le modalità di gestione siano integrate, prevedendo la possibilità di costituire/partecipare ad associazioni e altre forme associative, anche estere, fermo restando tuttavia il divieto per i soggetti in house di costituire società o acquisire nuove partecipazioni in esse.
I nuovi articoli 12, 13 e 14, riguardanti le competenze ed il funzionamento dell’Assemblea del Consorzio e del CdA, sono integrati allo scopo di rafforzarne le rispettive competenze in materia di controllo analogo e in ossequio alle disposizioni normative sull’equilibrio di genere.
La delibera autorizza la Città di Torino a partecipare, con un suo delegato, alla convocanda assemblea dei consorziati per l’approvazione delle modifiche statutarie.
Inoltre, è stata approvata in parallelo una mozione d’accompagnamento bipartisan presentata dal consigliere Lavolta del Pd e sottoscritta dai consiglieri pentastellati, Iaria e Mensio. L’atto impegna la Giunta riguardo il futuro del CSI a coinvolgere i lavoratori del Consorzio nelle decisioni d’impresa: “ascoltando davvero la loro voce e loro proposte, dando seriamente spazio a quella spinta e quell’innovazione necessaria, che molti raccontano ma che solamente quelli che operano nella quotidianità sanno realizzare”.
Pisano ha spiegato come in prospettiva le strategie del Consorzio non si concentreranno sui servizi già offerti dal mercato ma punteranno a operare sulle integrazioni dei sistemi informatici.
(Roberto Tartara)